ANCONA - Una rinascita da 18,3 milioni. Il futuro dell’ex Palazzo di vetro di corso Stamira affidato al bando di gara pubblicato dall’Università Politecnica delle Marche per i lavori di riqualificazione energetica, edilizia ed impiantistica dell’immobile che tornerà ad ospitare gli uffici della Provincia ed accoglierà anche quelli del Rettorato. A distanza di dieci anni dalla bonifica dall’amianto lo scheletro rosso che svetta tra piazza Roma e piazza Pertini vede la luce di un nuovo inizio.
I tempi
La procedura aperta per l’appalto da 18.319.571,37 euro indica lunedì 3 ottobre come termine ultimo per presentare le offerte. Chi si aggiudicherà la gara avrà poi a dispsozione 730 giorni così da consentire «all’Università di poter rispettare le scadenze prefissate per il 31 dicembre 2024 per la consegna degli uffici alla Provincia» si legge nella relazione generale allegata al bando. Il progetto, messo a punto dal pool di tecnici guidato dallo studio Acale srl, nasce dall’idea «di realizzare un’architettura di matrice contemporanea in stretto rapporto con la città - sottolineano i progettisti - Un edificio sì imponente infatti ha un estremo bisogno di confrontarsi con la città, di riflettere la città e di tornare a farne parte». L’intervento consiste in una riqualificazione globale sia dal punto di vista architettonico, che impiantistico che strutturale che energetico «in modo da realizzare un edificio contemporaneo e funzionale adatto alle esigenze attuali dei nuovi fruitori».
La parte verso piazza Roma sarà di proprietà dell’Univpm e ospiterà il nuovo Rettorato, mentre la parte est sarà destinata alla nuova sede della Provincia. «Per quanto riguarda il Rettorato il piano terra è caratterizzato da una hall di ingresso da cui si accede ad un ampio spazio centrale distributivo che conduce ai vari uffici aperti al pubblico - si legge nella relazione - Gli uffici, caratterizzati da ampie vetrate sono divisi su tre quote e collegati da rampe agibili per disabili.
La divisione
La parte della Provincia ha invece una distribuzione a ferro di cavallo sempre intorno alla chiostrina così da permettere «di avere tutti gli uffici con illuminazione naturale essendo anch’essi tutti posizionati in facciata». Il sesto piano sarà invece differente per la presenza delle due grandi sale riunioni. «Entrambi gli spazi al sesto piano, saranno infatti caratterizzati dalla presenza di un’ampia sala consiliare realizzata tramite la sopraelevazione della copertura di quest’ultimo piano. Le due sale di rappresentanza, oltre ad essere posizionate nei due punti con maggior visibilità, una verso piazza Roma e una verso piazza Stamira, godono di una vista particolarmente importante sulla città». Il piano interrato, accessibile da via Palestro tramite una rampa, sarà invece destinato al parcheggio e ai locali tecnici.
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