ANCONA Non decolla, stante le condizioni del tempo, la stagione balneare nella baia di Portonovo. Gli operatori attendono l’arrivo del sole, elemento imprescindibile per le loro attività, scrutando il cielo e le previsioni del tempo.
Il restyling
Ma soprattutto aspettano notizie sull’atteso ripascimento che, secondo quanto annunciato, sarà abbastanza corposo e non interesserà solo il litorale, ma anche la rifioritura del pennello di falesia, posizionando una ventina di massi per meglio accompagnare la stesura della ghiaia occorrente in grado di ripristinare la linea di riva assimilabile a quella del 2010. Dal molo fino alla Cooperativa Pescatori il progetto prevede una pendenza della spiaggia emersa dell’1%, in modo da proteggere dalle mareggiate. Pendenza che salirà al 5% dalla Cooperativa al pennello di falesia, privilegiando la difesa costiera della spiaggia. Il volume del materiale, ciotoli e ghiaia, è stato stimato in circa 4.850 metri cubi. Un progetto molto atteso, per la cui realizzazione il Comune di Ancona ha già chiesto le relative autorizzazioni alla Regione. I lavori, della durata di circa 5-6 giorni, verranno effettuati di notte per non creare disagi ad operatori e utenti delle spiagge che saranno già affollate. Il tratto previsto, lungo 380 metri, è quello che va dal molo fino al culmine della spiaggia libera Ramona. Ora tutto sta a definire il periodo preciso in cui si realizzerà l’opera di restyling.
Il cronoprogramma
«Intanto possiamo assicurare che sono state già richieste le dovute autorizzazioni alla Regione – afferma l’assessore Stefano Foresi – e sicuramente verrà effettuato.
La falsa partenza
Anche per i ristoranti il mese di maggio non è stato molto propizio. «Pranzi all’aperto? Pochi – racconta Marcello Nicolini titolare del Laghetto – ma comunque non possiamo lamentarci perché abbiamo avuto un buon numero di clienti. Le stagioni sono così a Portonovo: senza il sole non partono. Speriamo in un completo recupero nelle prossime settimane». Stesso ragionamento di Fabrizio Giacchetti del Molo. «Nello stabilimento abbiamo aperto gli ombrelloni solo per gli aperitivi, non certo per gli amanti della tintarella. Al ristorante c’è stato un buon afflusso, ma specialmente la sera abbiamo pagato lo scotto del freddo. Per ora non possiamo esultare – conclude – speriamo di rifarci con gli interessi da giugno in poi».
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