Gli atleti del Cus si schiantano in A14
«Girava tutto, siamo davvero miracolati»

L'incidente sull'A14 (Foto Sara Valentini)
L'incidente sull'A14 (Foto Sara Valentini)
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 08:47

PORTO SAN GIORGIO - «Girava tutto, neanche mi rendevo conto di cosa stesse succedendo, per fortuna quando siamo usciti fuori dal pulmino ci siamo contati e guardati, eravamo tutti ammaccati ma coscienti». A metà pomeriggio Mattia David è già tornato nella sua abitazione di Ancona. Ha preso una botta alla clavicola, ha anche un ginocchio dolorante, ma tutto sommato non si lamenta, visto che l’hanno dimesso subito dal pronto soccorso con prognosi di 7 giorni. 

E' una delle voci  degli atleti coinvolti nell'incidente di ieri mattina in A14. Otto ragazzi tra i 17 e i 21 anni feriti, due in modo grave, il loro mister-autista ricoverato in Rianimazione. Questo il bilancio definitivo dell'incidente che si è verificato ieri mattina poco dopo le 9 e 30 sulla corsia sud dell’A 14, a pochi chilometri dal casello di Porto San Giorgio. Si tratta dei giovani Under 19 della squadra di calcetto del Cus Ancona che a bordo di un pulmino stavano recandosi a Grottammare per disputare una partita con la squadra locale dello Sporting. Per fortuna nessuno è in pericolo di vita. I feriti sono Marco Belloni, 30 anni, allenatore e conducente del minibus; Mattia David, 19 anni da compiere; Pierpaolo Lamberti, 18 anni festeggiati proprio alla vigilia della partita. Di altri cinque si conoscono solo le iniziali e l’età (S.T., 18 anni; F. P., 17 anni; A.A., 18 anni; L.C. 20 anni e A.L. 17 anni) mentre del nono ferito non è stata fornita alcuna generalità, visto che pur essendo passato al pronto soccorso non è stato refertato.

«Io mi ero un po’ assopito - racconta Mattia, 19 anni da compiere, centrale della formazione Under 19 del Cus Ancona Calcio a 5 -, non mi sono accorto che il minibus aveva sbandato, mi sono trovato a testa in giù, una situazione quasi surreale. Un grande spavento, ma poteva andare molto peggio, siamo quasi miracolati. Ci stanno dimettendo un po’ alla volta. Spero che presto tornino tutti a casa come me. Adesso starò fermo una settimana, ma già dalla prossima conto di tornare ad allenarmi».

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