Porto, il Comune in pressing: spostare i traghetti alle banchine dell'area ex silos

Una panoramica del porto di Ancona
Una panoramica del porto di Ancona
di Massimiliano Petrilli
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Venerdì 13 Maggio 2022, 09:00

ANCONA - Via libera ai lavori per elettrificare la banchina 7 sotto Porta Pia. Uffici dell’Autorità portuale al lavoro per sbloccare il maxi appalto da 27 milioni per completare la Banchina Marche. Ma anche barra dritta sullo spostamento dei traghetti alle banchine 19, 20 e 21 liberate dai silos. La fame di spazi del porto s’intreccia con la volontà del Comune di portare avanti «uno sviluppo equilibrati e sostenibile del porto con la città», come ribadito ieri dall’assessore al Porto Ida Simonella durante il convegno organizzato da Cgil Ancona e Filt Cgil sull’intermodalità.

 

L’Ap ieri ha scelto l’impresa che realizzerà l’impianto di elettrificazione della banchina 17, destinato alle piccole e medie imbarcazioni in ormeggio per consentire lo spegnimento dei motori dei natanti.

La ditta selezionata è la Deco Domus Italia srl di Noci, in provincia di Bari, l’importo del lavoro è di 233.630 euro. L’intervento permetterà alle navi ormeggiate di allacciarsi, mediante le tre colonnine, alla rete elettrica così da poter spegnere, in fase di sosta in porto, i motori dedicati all’alimentazione delle attrezzature e degli impianti di bordo. L’impianto di elettrificazione della 17 si aggiunge così a quello già operativo alla banchina 3, dove ormeggiano i rimorchiatori del porto di Ancona, e quello attivo alla banchina di allestimento navi dello stabilimento Fincantieri. «Un passo importante nella trasformazione dello scalo in un luogo di lavoro sempre più orientato alla sostenibilità» afferma Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità portuale. Di nuovo operativa poi, dopo un lavoro di 2 milioni, la banchina 14, a disposizione degli attracchi dei traghetti in vista della programmazione estiva dello scalo che comprende anche le crociere. Sospesi invece fino al 30 settembre i lavori di prolungamento del molo Santa Maria, organizzati in maniera tale da assicurare l’utilizzo di questo accosto per gli ormeggi dei traghetti nella stagione estiva.

«Gli uffici sono inoltre al lavoro per chiudere il contenzioso legato all’appalto della banchina 27 - ha aggiunto il presidente Garofalo a margine del convegno - per individuare il percorso giusto per consegnare i lavori». Un appalto da 27 milioni destinato ad aprire scenari nuovi nel porto per raddoppiare la capacità ricettiva delle merci in container nel porto dorico. «Per essere pronti e cogliere le opportunità di crescita in uno scenario internazionale non facile, la logistica necessita di spazi e aree di deposito per le merci - ha sottolineato nel suo intervento Andrea Morandi, presidente Federlogistica Marche - Nello specifico il porto per garantire nuova occupazione deve aumentare gli spazi per le merci che sono la vera priorità. Dove? Senza dubbio nel breve periodo l’area ex silos e Bunge sono una soluzione preziosa. Poi occorre completare la costruzione della Banchina Marche che permetterà di fatto di raddoppiare le aree e i piazzali ad oggi disponibili». 

«Bene le strategie complessive e fondamentali per recuperare spazi, ma dietro c’è la città con cui va trovato uno sviluppo compatibile - ha ribattuto l’assessore Simonella - E per questo come Comune sosteniamo e spingiamo per la soluzione approvata a settembre 2020 dal comitato di gestione dell’Autorità portuale. Ovvero spostare i traghetti alle banchine 19, 20 e 21». Quelle navi extra Schengen (Croazia e Albania) ora in arrivo ai moli 8, 10 e 11 destinati a ulteriori traffici in area Schengen. Mentre alla banchina 7 potrebbero essere ormeggiati yacht di grandi dimensioni. L’effetto domino permetterebbe di rivedere anche il sistema di security, dato l’arretramento del limite alla banchina 8, ampliando il Porto antico.
 

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