Picchia e violenta l’amante: in manette
al Sanzio al ritorno dalla vacanza

Picchia e violenta l’amante: in manette al Sanzio al ritorno dalla vacanza
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Maggio 2019, 05:35
ANCONA - Tornava da una vacanza in Sicilia dalla sua ultima fiamma, abbordata in chat e sedotta con un corteggiamento a distanza da consumato latin lover e da quelle foto sui social in cui sfoggiava il suo miglior sorriso. Ai piedi della scaletta dell’aereo appena atterrato al Sanzio, lo aspettava però un drappello di poliziotti della Mobile, soprattutto donne della Sezione reati contro la persona e stalking. Perché l’imprenditore di 42 anni (C.P.O. le iniziali), padre di famiglia e separato, residente in un Comune della provincia di Macerata, pare (almeno a leggere le accuse contenute nell’ordinanza a suo carico) avesse il vizietto di tormentare le sue amanti e in certi casi anche costringerle a rapporti sessuali controvoglia e addirittura picchiarle. 

 

Per questo venerdì pomeriggio, appena sceso dal volo Catania-Falconara, l’uomo è stato arrestato e messo ai domiciliari per i reati di violenza sessuale e lesioni personali continuate e aggravate, atti persecutori e anche violazioni delle norme a protezione dei dati personali. Perché tra le varie mascalzonate che avrebbe commesso ai danni di una sua ex c’è anche la gogna dei social, dove per vendetta - o per convincerla a tornare con lui - l’uomo avrebbe pubblicato sue foto in atteggiamenti piuttosto osé. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Macerata, competente perché i fatti sarebbero avvenuti nell’appartamento dove lui s’incontrava con l’amante che poi l’ha denunciato, una donna appena più giovane, sposata e mamma, che s’era lasciata sedurre da quei modi galanti accettando una relazione clandestina.

S’erano conosciuti nel gennaio 2018 ad Ancona, la città dove la donna, anche lei residente in provincia di Macerata, trascorre gran parte del tempo per motivi di lavoro. Galeotto fu un incontro all’ospedale regionale di Torrette, dove entrambi s’erano recati in visita a parenti o amici ricoverati. 

 

Ne era nata una liaison clandestina, andata avanti fino a maggio dell’anno scorso, quando l’uomo avrebbe purtroppo svelato il suo vero volto di amante-padrone, tirando alla donna uno schiaffo così forte da mandarla al pronto soccorso con il volto segnato dai lividi. Non un episodio isolato, se è vero che una seconda volta la donna s’era fatta refertare lesioni, alle braccia e a una spalla. Ce ne era abbastanza per interrompere quella relazione extraconiugale, ma il tentativo dell’imprenditrice di allontanarsi dal suo amante si sarebbe scontrato - secondo la denuncia della donna - con le smanie di un amante possessivo e per nulla rassegnato a mollarla. Così ne sarebbe seguito un pressing fatto di messaggi su Whatsapp e Messenger («O con me o con nessuno») e quando la donna aveva accettato di incontrarlo, per trovare una soluzione civile alla fine del loro rapporto, l’uomo ne avrebbe approfittato - almeno stando alle accuse da cui dovrà difendersi - per costringerla a rapporti sessuali non voluti. 

Per metterla sotto pressione, minacciando velatamente di rendere pubblica la loro love story, ignota al marito di lei, l’imprenditore avrebbe pubblicato sul proprio profilo Facebook una foto di lei seminuda e un selfie che i due s’erano scattati in un momento di relax.

Così la donna a fine febbraio ha deciso di denunciare il suo ex alla Squadra Mobile della questura dorica, diretta dal dottor Carlo Pinto, che in meno di quattro mesi di indagine ha raccolto un dossier di accuse che hanno spinto il pm di Macerata Buccini a chiedere l’arresto del presunto stalker, concesso dal gip Bonifazi con la messa ai domiciliari. L’uomo - un imprenditore benestante di famiglia, che già in passato era stato denunciato per stalking da un’altra donna - potrà dare la sua versione nell’interrogatorio di garanzia previsto per giovedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA