Otto incidenti mortali in nove anni
La provinciale è una roulette russa

Otto incidenti mortali in nove anni La provinciale è una roulette russa
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Giovedì 29 Novembre 2018, 04:25
OSIMO - Si terranno oggi alle 14 a Padiglione i funerali di Maria Amura, la 46enne vittima martedì di un incidente stradale in via Jesi, al confine tra Osimo e Santa Maria Nuova. La mamma sarebbe deceduta sul colpo dopo uno schianto frontale con un Fiat Ducato guidato da un 42enne residente a Santa Maria Nuova e che stava trasportando i prodotti dell’azienda agricola per cui lavora. 

 

Dalle prime ricostruzioni della polizia municipale di Osimo intervenuta per i rilievi sembra che l’impatto sia avvenuto nella corsia in direzione Jesi, dove viaggiava la Citroen C3 di Maria. La municipale sta attendendo l’esito degli esami ematici svolti a Torrette, dove l’autista del furgoncino è stato trasportato in eliambulanza per il trauma cranico, per sapere se aveva assunto alcol o droga. Andrà poi accertato se davvero come ipotizzato dalle forze dell’ordine a sbandare sia stato il Ducato e il motivo, se per distrazione, malore o per l’asfalto reso viscido dalla pioggia. Intanto l’agenzia Fenice Security di Fano, dove Maria lavorava dalla scorsa estate come guardia giurata, avvierà una raccolta fondi per sostenere la figlia della donna, che ha appena 8 anni. A lei in queste ore si sono stretti gli amici, il papà residente a Fabriano e gli zii Salvatore e Giovanni, residenti a Osimo.

Con la morte di Maria si allunga la scia di incidenti gravi in via Jesi, la provinciale 3 che dalla statale 16 in zona Castelfidardo arriva fino a Jesi all’incrocio della Pradellona attraversando le frazioni di Acquaviva, Cerretano, Campocavallo, Padiglione e Casenuove. Sono questi ultimi tratti, Padiglione e Casenuove, i più pericolosi, con tante, troppe vittime della strada. Dal 2009 la cronaca racconta un susseguirsi di drammi, spesso con giovani vite spezzate. Era la sera del 12 settembre 2009 quando, tra Casenuove e Padiglione, persero la vita in un terribile frontale i due fratelli marocchini Morwan Malan, 19 anni, che era al volante di una vecchia Golf, e il fratellino Ayman di 5 anni. L’estate successiva a perdere la vita lungo la provinciale, fra Campocavallo e Padiglione, fu il 30enne Michele Giampaolini, che perse il controllo della sua moto poco dopo essere uscito dalla Lm Monticelli dove lavorava. Il 26 aprile 2011 altro dramma, questa volta alle porte di Casenuove. A perdere la vita un altro giovane, Davide Vaccarini, che con il suo scooter stava dirigendosi all’allenamento della Passatempese Juniores quando uscendo da una curva finì rovinosamente a terra. Ancora choc il 13 dicembre 2011 quando al confine con Santa Maria Nuova, vicino al punto dove è morta Maria l’altro ieri, i due cugini Michael Agostinelli, 20 anni di Castelfidardo e Kristian Betti, 19enne osimano, persero il controllo dell’Alfa Romeo uscendo da una semicurva. Il 30 luglio 2012 uno schianto terribile in moto stroncò i sogni del 19enne Davide Curina e poche ore dopo, nelle vicinanze, un l’incidente fortunatamente non mortale di due fidanzati a bordo di un quod. Ma la maledizione della strada provinciale ha rischiato di fare feriti gravi anche quando il 21 luglio 2013 rimase incidentato un pulmino con a bordo dei disabili. 


Cinque giorni dopo eliambulanza vicino al cimitero di Casenuove per soccorrere una 17enne rimasta ferita col suo scooter e poi, il 12 aprile dell’anno scorso, lo scuolabus incidentato in un frontale in zona Cucchiarello, con sei bambini della scuola del Borgo rimasti lievemente feriti. Al momento ci sono due autovelox fissi, uno prima e uno dopo Casenuove, mentre quelli vecchi a Cucchiarello e Padiglione non sono utilizzabili da tempo. La Provincia aveva in passato un progetto per ampliare la strada, ma poi ha incentrato le sue risorse sul by-pass di Acquaviva e su quello di Pagilione, il primo realizzato, il secondo finanziato ma mai appaltato.
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