Il sindaco: «La mia battaglia contro il cancro dopo la tosse e gli accertamenti»

Il sindaco Pancotti
Il sindaco Pancotti
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Domenica 15 Marzo 2020, 04:50

OSTRA VETERE  - «Ho un tumore ad un polmone però sto bene e mi sto curando». Vuole rassicurare i suoi concittadini Rodolfo Pancotti, sindaco di Ostra Vetere, pur ammettendo di avere il cancro. Una parola che solo a pronunciarla fa venire i brividi, pur trattandosi di un male molto diffuso da cui sempre più spesso si guarisce. Venerdì in un videomessaggio, parlando della sua quarantena dovuta ad una dipendente del Comune positiva al Coronavirus, il sindaco ha accennato di essere andato a fare la chemioterapia. Non è entrato nel dettaglio ma è bastato apprendere delle cure per innescare domande e preoccupazione nella popolazione e anche fuori. «Si, ho un cancro e faccio la chemioterapia – conferma – è una cura particolare ma che dà ottimi risultati. La prossima seduta la dovrò saltare essendo in isolamento ma, appena terminato, riprenderò subito. Essendo un paziente a rischio per il Coronavirus non posso rischiare di uscire, nemmeno per curarmi, durante la quarantena».

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Il sindaco di Ostra Vetere comunque non ha alcun sintomo del virus e sta reagendo bene alla cura contro il cancro. «Ho scoperto di avere un tumore al polmone destro da un controllo – spiega – avevo una tosse che non passava e così ho voluto approfondire. Essendo un tecnico di radiologia in pensione sapevo già cosa fare. L’ho scoperto a novembre dello scorso anno ed ho smesso subito di fumare anche se il medico mi ha detto che non era causato dalle sigarette. Di certo però non mi avrebbe aiutato continuare. Ho fatto anche ulteriori accertamenti e non ho metastasi. Sono quindi ottimista». Il sindaco Pancotti coglie l’occasione per invitare la gente a fare i controlli. «La prevenzione è importante – aggiunge – mai sottovalutare alcun sintomo. E vi vorrei dire: non fumate. Io ho iniziato a 25 anni, ma ho fumato tanto. Tornassi indietro è ovvio che non lo farei ma adesso bisogna guardare avanti. Sono fiducioso anche perché abbiamo una sanità fantastica, con personale professionale ed umano. Siamo tutti in buone mani e davvero fortunati».

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