OSIMO - Un passo alla volta si avvicina il ritorno di un cinema a Osimo, priva di una sala da ormai 15 anni. Ieri il sindaco Pugnaloni ha annunciato l’arrivo delle sedute, che potranno ospitare massimo 90 persone, una sala cinematografica di nicchia insomma, ma vista la crisi generalizzata del settore sarebbe già un successo riempirla ogni volta. In attesa di conoscere come il Comune proprietario ha intenzione di gestirla - se tramite una società partecipata, come fa la Osimo Servizi per il PalaBaldinelli o mettendola a bando - si sa per certo che, entro un mese ci sarà l’agognato taglio del nastro.
Il post
Pugnaloni ieri in una nota ha scritto festante: «Come promesso è arrivata entro il termine del 13 marzo la tribuna del nuovo auditorium che stiamo realizzando all’ex Cinema Concerto.
Una vicenda che si protrae da anni, con il cantiere partito nel 2019 e andato molto a rilento, bloccato per quasi tutto il periodo della pandemia e ripreso solo per la parte riguardante il Comune appena qualche mese fa. «Ancora un po’ di pazienza, poi Osimo riavrà finalmente, dopo circa 15 anni, una sua sala cinematografica, col vantaggio di essere polivalente» ha chiosato Pugnaloni. La storia del cinema Concerto a Osimo risale a inizio ‘900. I segnali di crisi definitiva nel 2008, il primo anno post guerra con il Natale in città senza cinema. Era l’anticamera della fine.
L’amministrazione dell’allora sindaco Stefano Simoncini lo diede in gestione allo Juter Club ma con scarsi risultati: pochi biglietti venduti e costi troppi onerosi per proseguire. Così la sua stessa giunta iniziò a parlare di progetti alternativi, di farci un parking o venderlo. Era il 2013 quando i frati minori conventuali dell’adiacente convento francescano, che presiedono il Santuario di San Giuseppe, si fecero avanti per comprare sia il cinema già chiuso sia i locali ex banda cittadina al piano superiore.
La firma
A sottoscrivere l’accordo nel 2015 fu la giunta Pugnaloni, con la compartecipazione della Regione che stanziò 400mila euro per ristrutturare l’ex Concerto. L’intesa che solo ora si sta concretizzando ma con qualche difficoltà, prevede che i frati ridiano grezza una parte dell’ex platea al Comune, che sta diventando auditorium. Il resto rimarrà invece privato, dei frati, per portarci una grande biblioteca francescana aperta al pubblico e un piccolo ostello nei locali ex banda. Solo che i frati non hanno ora sufficienti liquidità: devono prima vendere altre proprietà per finire l’intervento per la biblioteca. Così, mentre il Comune è pronto a inaugurare l’auditorium pubblico, il resto dell’immobile, circa il 70%, rimarrà per ora incompiuto. Forse dalla riunione di oggi ne sapremo di più, quantomeno sull’inaugurazione dell’auditorium pubblico nell’ex platea del Concerto.
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