Nuovo pronto soccorso, si parte. L'annuncio di Genga: «Il via entro un paio di settimane»

Nuovo pronto soccorso, si parte. L'annuncio di Genga: «Il via entro un paio di settimane»
Nuovo pronto soccorso, si parte. L'annuncio di Genga: «Il via entro un paio di settimane»
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 08:10

OSIMO  - «Entro un paio di settimane termineranno i lavori nella rianimazione della sede di Ancona e poi la ditta potrà spostarsi a Osimo per il cantiere al pronto soccorso». Nonostante mesi di ritardi il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga assicura che il Ss. Benvenuto e Rocco avrà il suo nuovo pronto soccorso, come previsto dai 275mila euro stanziati nel 2020 dall’allora commissario all’emergenza pandemica Domenico Arcuri. 


Il reparto d’emergenza, come noto, scambierà i locali con l’attuale laboratorio analisi al piano terra, per avere finalmente la camera calda con accesso per barellati e due ingressi separati per pazienti sospetti Covid e non sospetti.

A proposito di Covid, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha confermato ieri che nella sede Inrca della Montagnola di Ancona sarà ricavata un’area ulteriore per gli infettati. La cabina di regia dell’Istituto di ricerca lunedì aveva deciso di individuare 19 nuovi posti letto nella Clinica Medica della Montagnola, i cui degenti negativi al virus sono stati quindi trasferiti in altri reparti della sede anconetana ma anche al Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo. Questo trasferimento ha destato subito nuovo allarme tra il personale medico dorico, che l’anno scorso per mesi si era dovuto trasferire al Ss. Benvenuto e Rocco quando Genga decise di spostare l’attività chirurgica nel reparto Covid-free di Osimo.

Viceversa nel presidio osimano la Pneumologia era stata declassata a mera attività ambulatoriale per concentrare le energie del reparto analogo della Montagnola. D’altronde da inizio pandemia il dg Genga ha deciso di lasciare il presidio osimano Covid-free, usufruendone come appoggio per la sede della Montagnola che invece nelle fasi più critiche era stata trasformata quasi completamente in reparti Covid. Proprio come sta accadendo ora.

Questi trasferimenti, seppur solo di pazienti e non di personale, han fatto temere una nuova alzata di scudi dai sindacati di categoria, spingendo Genga ieri a chiedere di abbassare i toni: «Questo dualismo tra la sede della Montagnola e di Osimo non ha motivo d’esistere, ancora in troppi –dice il dg- non capiscono che, seppur in due ospedali, si tratta di un’unica struttura che anche fisicamente si fonderà nella futura sede all’Aspio». Da fine 2018 l’Istituto di ricerca della Montagnola, con sedi anche a Fermo, Appignano, Lecco e Cosenza, gestisce pure il Ss. Benvenuto e Rocco fuoriuscito dalla rete Asur. Da qui il coordinamento intrecciato tra Ancona e Osimo, anche vista la fusione alle porte quando sarà pronto il nuovo nosocomio all’Aspio.


«Questi trasferimenti –ha ribadito ieri Genga- ricadono nella normale riorganizzazione del lavoro di un’unica struttura in fasi emergenziali. Abbiamo semplicemente spostato dei pazienti per ricavare nuovi posti letto Covid alla Montagnola in vista del picco pandemico atteso prossima settimana». Intanto Genga conferma che continueranno nei prossimi weekend le vaccinazioni su prenotazione all’Inrca di Osimo. Poi da febbraio lascerà l’incarico: nei giorni scorsi ha infatti presentato le proprie dimissioni volontarie per il conseguimento della pensione anticipata.

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