Photored addio, c’eravamo tanto odiati. Via 33 impianti dopo 18 anni e migliaia di sanzioni perché non sono a norma di legge

Lo smantellamento dei photored dalle strade della città segna la fine di un era
Lo smantellamento dei photored dalle strade della città segna la fine di un’era
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 10:36

OSIMO - Finisce l’era dei tanto odiati photored che, ormai nel lontano 2004, fecero migliaia di multe per auto passate sotto le lanterne a velocità eccessive. La Osimo Servizi sta rimuovendo in questi giorni quasi tutti gli impianti semaforici che non regolano gli incroci ma che vennero posizionati dall’allora giunta Latini nei rettilinei per obbligare a frenare la marcia a quegli automobilisti che superavano il limite di velocità.

Pena sanzioni da 150 euro e 6 punti tolti dalla patente.

Osimo Servizi ne toglierà ben 33, alcuni già portati via come in via Flaminia II, via Cagiata, via Chiaravallese, via Molino Mensa, via Camerano e lungo la statale 16 a Osimo Stazione. 


La motivazione
«Pervenivano da tempo segnalazioni sul potenziale rischio cedimenti dagli impianti in disuso, così è stato redatto un piano di rimozione con polizia locale e assessorato alla sicurezza e viabilità» ha scritto l’azienda su Facebook pubblicando le foto degli interventi. Gli impianti rallenta traffico meglio noti come photored, non erano a norma di legge e dunque il Comune li aveva spenti da anni e ora ha deciso di toglierli chiedendolo a Osimo Servizi che, a sua volta, si è avvalsa della Dea Srl per la disconnessione elettrica. 


Società la Dea, scherzi del destino, che oggi è amministrata da Tonino Osimani, l’avvocato che avviò i ricorsi contro le multe fatte dai photored: un cerchio che si chiude, insomma. L’assessore a sicurezza e viabilità, Federica Gatto, ricorda che «le multe emesse con quei semafori videro tanti ricorsi e già nel 2004 ci furono le prime sentenze di annullamento», evidenziando che «non erano stati omologati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti».

La storia dei photored inizia nel febbraio 2002 quando vennero installati i primi. Nel 2004 fu appaltato il servizio di controllo elettronico al passaggio col rosso ai semafori intelligenti, che nel giro di pochi mesi visti i ricorsi vennero spostati dai rallenta-traffico a quelli negli incroci. «Fu presentata al Comune –ricorda Gatto- una petizione per la loro rimozione con 1800 firme». Negli anni ne vennero lasciati solo alcuni lampeggianti di giallo. «Purtroppo –spiega Gatto- col passare del tempo stavano anche diventando pericolosi per l’incolumità di mezzi e persone, erano obsoleti e a rischio cedimento».

Da qui la scelta di toglierli del tutto. In definitiva i photored sono stati un mezzo flop per il Comune, visti i costi per l’acquisto degli impianti 18 anni fa, quelli per la gestione, i contenziosi e ora per la rimozione. Da una relazione del 5 novembre 2004 del portale poliziamunicipale.it emerge che ad Osimo erano state elevate circa 12mila infrazioni col sistema di lettura laser della velocità, scatto del rosso e fotografia al passaggio, con un introito per il Comune di oltre 1milione di euro. Ma furono ben 2mila i ricorsi presentati, che subirono una sorte alterna in base a decisioni affidate a diversi giudice di pace. A fare chiarezza nel 2009 il prefetto di Ancona, che in una circolare invitava i Comuni a rimuoverli valutando «l’eventuale impiego dei semafori intelligenti con modalità esclusivamente lampeggiante, per evitare agli enti un contenzioso di sicura soccombenza».
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