Passato il lockdown, c’è il caro bollette e la Tari per le famiglie aumenta del 5%

Passato il lockdown, c è il caro bollette e la Tari per le famiglie aumenta del 5%
Passato il lockdown, c’è il caro bollette e la Tari per le famiglie aumenta del 5%
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 07:20

OSIMO  - La Tari quest’anno aumenterà di circa il 5%, tranne per le famiglie con difficoltà economiche (-40%) e per le categorie produttive che hanno subito maggiormente i lockdown (-29%). E’ quanto emerge dalla delibera che oggi andrà al voto in consiglio comunale. Il Piano finanziario della Tari 2021 è uguale a quello 2020, con costo del servizio gestito da Astea di 6.313.057 euro. L’aumento della Tari già previsto dall’Authority nazionale (Arera) l’anno scorso venne compensato dal fondo statale di 550mila euro spalmato su tutte le utenze. 


Quest’anno il fondo statale per Osimo si è ridotto a 372mila euro ed è previsto solo per alleggerire la tariffa alle utenze non domestiche, le attività che hanno dovuto tenere chiuso per le misure anti-Covid, e per questo al resto delle utenze arriverà un rincaro in bolletta del 5%. Spiega l’amministrazione comunale: «Pesa la riduzione del contributo statale da 550mila euro spalmabile su tutte le utenze a 372mila euro ma per le sole utenze non domestiche».

Un contributo questo «che verrà incrementato a oltre 480mila euro grazie a fondi propri del Comune». In sostanza da spalmare su tutte le utenze ci sono solo «i 195mila euro dal recupero dell’evasione fiscale più 50mila euro, sempre da fondi comunali ma previsti per le utenze domestiche in difficoltà economica, da impegnare tramite bando i cui criteri saranno decisi successivamente dalla giunta» spiega l’amministrazione Pugnaloni.

Le riduzioni tariffarie 2021 riguardano le utenze non domestiche danneggiate dai lockdown (che già nel 2020 ottennero un -25% della parte variabile) e quelle domestiche disagiate (che riavranno il -40% dell’anno scorso). 


La delibera al voto domani prevede un abbattimento del 29% della parte variabile della Tari a favore delle utenze appartenenti a determinate categorie, tra le quali enti culturali, sportivi, distributori carburanti, agenzie ed uffici, librerie e cartolerie, alberghi, parrucchiere ed estetiste, banchi di mercato, attività artigianali e industriali, ristorazione, bar e pasticcerie, fiorerie e ortofrutta, discoteche e negozi di beni durevoli. Una misura che vale una riduzione del Pef 2021 appunto di 483mila euro, di cui 372mila statali. Confermato poi il -40% alle utenze domestiche titolari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, o di Isee inferiore a 8.265 euro, o inferiore ai 20mila euro ma con almeno 4 figli a carico. Misura che vale 16mila euro, alla quale l’amministrazione ha aggiunto il fondo parallelo di 50mila euro per ridurre la Tari 2021 alle utenze osimane che non beneficiano già dello sconto del 40%.


A queste misure si aggiunge poi l’abbattimento del tributo giornaliero previsto dal Regolamento Tari per le occupazioni di suolo da parte degli esercizi pubblici per lo stesso periodo per il quale è disposta anche l’esenzione dal Canone unico patrimoniale (ex Tosap). La Sala gialla, collegata via web, vedrà anche la surroga del consigliere Pd Massimo Luna con Gabriele Pierini, le interrogazioni del consigliere civico Stefano Simoncini sulle spese legali e la mozione Pd-M5s sulla riattivazione dell’InformaDonna.

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