All’ospedale riapre il reparto di Pneumologia ma al Pronto soccorso servono rinforzi

All’ospedale riapre il reparto di Pneumologia ma al Pronto soccorso servono rinforzi
All’ospedale riapre il reparto di Pneumologia ma al Pronto soccorso servono rinforzi
di Giacomo Quattrini
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Giovedì 11 Novembre 2021, 06:35

OSIMO C - on tre giorni di ritardo rispetto al previsto, ma finalmente riapre il reparto di Pneumologia di Osimo. Un reparto al quale la città tiene particolarmente, eredità dell’eccellenza che era il vecchio nosocomio Muzio Gallo. Ridimensionato a causa della pandemia, il reparto era stato tenuto in vita al Ss. Benvenuto e Rocco nell’ultimo anno e mezzo per la sola attività ambulatoriale. Poi a febbraio la nomina del primario Yuri Rosati, arrivato dall’ospedale di Macerata per coprire una carenza cronica.


E oggi il ritorno a pieno ritmo dell’attività con 12 posti letto. Per quanto riguarda il pronto soccorso è stata aperta una nuova procedura per una assunzione a tempo indeterminato, dopo che nelle ultime settimane erano arrivati già altri due medici a sostegno dell’equipe del primario Adolfo Pansoni. Ma questi arrivi non saranno sufficienti, perché copriranno mobilità e pensionamenti. Ad oggi il pronto soccorso di avrebbe bisogno di altri 4 medici per avere un organico completo e per questo continuerà ad avvalersi dei dottori di una cooperativa esterna. Per quanto riguarda lo spostamento del reparto d’emergenza negli attuali spazi del laboratorio analisi, bisognerà attendere la disponibilità della ditta al quale il commissario straordinario per la gestione della pandemia ha assegnato dei lavori per l’Inrca.

Si tratta di 230mila euro di cantiere per scambiare in sostanza i locali tra pronto soccorso e laboratorio analisi, adeguandoli alle rispettive necessità.

Ma la ditta è ora impegnata nei lavori della rianimazione nella sede Inrca di Ancona. Finiti questi, entro un mese, dovrebbero trasferire gli operai ad Osimo. Intanto a preoccupare sono i contagi da Covid in aumento. 


In neanche un mese Osimo è passata da 45 a 81 positivi, e da 89 a 160 quarantene. Il presidente della casa di riposo Grimani Buttari, Fabio Cecconi, aveva lanciato un appello alla Regione per i ritardi nella somministrazione delle terze dosi a degenti e personale. Rispetto alle prime e seconde fiale, questa volta le iniezioni non saranno incaricate dal distretto sanitario 7 ad un referente che organizzava vaccinazioni di massa dentro la struttura. La Asur ha fatto sapere di aver già comunicato a case di riposo ed Rsa le modalità di inoculazione: saranno a carico dei medici di famiglia per gli ospiti mentre il personale dovrà rivolgersi agli hub vaccinali. Così sta infatti accadendo da Recanatesi e Bambozzi. Il Buttari dovrebbe iniziare prossima settimana.

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