Osimo, è ubriaca: il barista nega l’ultimo drink. Lei gli distrugge un finestrino dell’auto

Osimo, è ubriaca: il barista nega l ultimo drink. Lei gli distrugge un finestrino dell auto
Osimo, è ubriaca: il barista nega l’ultimo drink. Lei gli distrugge un finestrino dell’auto
di Giacomo Quattrini
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Sabato 25 Febbraio 2023, 04:00

OSIMO Voleva sballarsi, fino a perdere la lucidità e dimenticare per un po’ tutti i problemi di casa. Il barista gli ha negato però gli ultimi drink. Il turno stava finendo. Voleva chiudere e andarsene a dormire. Lei però di fronte a quel diniego ha perso la testa e ha rotto il finestrino laterale della macchina dell’incolpevole barista, costretto a chiamare i carabinieri. A finire nei guai una 50enne osimana, C.P., già nota alle forze dell’ordine per dei precedenti legati alla droga


Il trattamento sanitario

L’osimana è già seguita dalle autorità per essere tossicodipendente e con problemi psichici.

Per questo ieri all’arrivo dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Osimo non ha placato la sua ira per il drink negato. Alla fine i carabinieri hanno dovuto chiamare il 118 e far intervenire un’ambulanza per praticarle un trattamento sanitario obbligatorio e soccorrerla per lo stato di manifesta ubriachezza. La vicenda ha scosso la serata di giovedì al centro commerciale della Sacra Famiglia. La 50enne si era diretta al bar Drinketto di via Martiri della Libertà, sul retro del centro commerciale di via Einaudi. Ha bevuto alcolici fino ad ubriacarsi e perdere il controllo. A tarda sera, verso mezzanotte, il titolare del bar ha iniziato a pulire il bancone per chiudere l’attività e tornarsene a casa, invece la donna completamente su di giri lo ha iniziato a pressare per avere un’altra bevuta. Lui gliel’ha negata e la 50enne per ripicca ha usato il guinzaglio del proprio cane come un’arma per infierire sull’auto del barista. In questo modo è riuscita a rompergli il finestrino posteriore destro della sua Rover 75 station wagon. «Ho dovuto chiamare i carabinieri che per bloccarla hanno fatto intervenire l’ambulanza, è rimasta a lungo sul posto» ha raccontato il barista ieri dal bar che ha regolarmente riaperto. Con, di fronte, la sua auto vecchio modello dagli evidenti segni del danneggiamento. «Era già ubriaca e voleva bere proprio mentre stavo chiudendo, se l’è presa con me e ha rotto un finestrino laterale» ha proseguito il barista. Intanto, a proposito di sbandati dediti all’alcol, nel vicino quartiere delle Fornaci si sono placati gli allarmi dei residenti per la presenza del clochard che dalla scorsa settimana bivaccava e dormiva nei giardini pubblici di via Fagioli e via Vecchia Fornace. Da un paio di giorni infatti se ne sarebbe andato in altre città. «Giovedì –ha confermato ieri l’assessore ai servizi sociali Paola Andreoni- l’assistente sociale del Comune ha di nuovo fatto un sopralluogo ma non lo ha più trovato. Io stessa ci sono passata e ho visto che non c’erano più le sue coperte». 

Il clochard molesto

L’uomo dormiva all’aperto e aveva fatto scattare una catena della solidarietà con residenti che gli portavano cibo e anche qualche soldo. Alcuni però avevano segnalato che con quegli spicci si andava ad ubriacare nei bar della zona, molestando passanti e baristi. L’assessore però aveva assicurato che i servizi sociali stavano monitorando la situazione con la polizia locale e che non era stato mai aggressivo. In effetti alle forze dell’ordine non sono giunte denunce a carico del clochard, un 40enne dell’est Europa che ha rifiutato ogni aiuto dalle istituzioni.

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