Sollievo alla Fondazione Recanatesi ora Covid free: adesso possono entrare i nuovi ospiti

Sollievo alla Fondazione Recantesi ora Covid free: adesso possono entrare i nuovi ospiti
Sollievo alla Fondazione Recantesi ora Covid free: adesso possono entrare i nuovi ospiti
di Giacomo Quattrini
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Marzo 2021, 07:55

OSIMO  - Dopo due mesi e mezzo complicatissimi, nei quali ha rischiato davvero il collasso se non fosse stato per l’aiuto dei medici inviati da Asur e dalla Marina Militare, la casa di riposo della Fondazione Recanatesi è tornata da ieri Covid-free. 

LEGGI ANCHE:

Il Covid corre più veloce delle vaccinazioni nelle case di riposo: scoppia un nuovo focolaio


Lo ha annunciato la stessa Fondazione con il solito bollettino settimanale nel quale rivela che «tutti gli ospiti sono negativi» e che «l’ente ha ricevuto l’autorizzazione per far riprendere gli ingressi in struttura», riferendosi ai nuovi ospiti da poter ricoverare, non ai parenti in visita.

Infine la casa di riposo presieduta da Jacopo Bellaspiga, che da inizio focolaio ha pagato un conto pesantissimo (oltre 100 contagi tra ospiti e dipendenti e 18 decessi), si dice «in attesa delle indicazioni delle autorità sanitarie per avviare la campagna vaccinale che riguarderebbe tutti i soggetti che hanno già contratto il virus».

Nel frattempo domenica pomeriggio, vuoi per il bel tempo, vuoi la giornata allungata dal cambio di orario solare, si sono registrate diverse segnalazioni di assembramenti nei luoghi pubblici, in particolare nelle aree verdi come la pista ciclabile Girardengo lungo il Musone e il vicino parco VerdEnergia di via Cagiata a Campocavallo. Decine le scene di persone senza il necessario distanziamento e in alcune circostanze anche con assenza di mascherine. Sui social ieri le polemiche sono esplose, con alcuni che hanno tirato in ballo anche la movida finita nel mirino delle critiche a febbraio per le scene di assembramenti in piazza e in corso Mazzini: «Quelle andavano male mentre la folla alla pista ciclabile di domenica va bene?» si dono domandati alcuni giovani. Ai quali altri hanno evidenziato che «i rischi maggiori di contagio si hanno quando si toglie la mascherina per bere e consumare tra la folla davanti ai bar, come capitava il sabato pomeriggio in piazza, mentre la passeggiata all’aria aperta è meno rischiosa se si usano i dispositivi di sicurezza». 


Tuttavia la polizia locale di Osimo, ancor prima di ricevere alcune segnalazioni, ha allestito dei servizi di controllo straordinario sia nel centro città che in periferia: lungo le piste ciclabili di Campocavallo e di Osimo Stazione e nelle aree verdi di via Spontini, via dello Sport, Foro Boario, via Agnelli ma anche in piazza e a San Marco. Il risultato dei controlli svolti dagli agenti del comandante Daniele Buscarini nei primi due weekend di primavera è di 4 verbali elevati per la violazione delle norme anti-Covid. Nella fattispecie due jesini (una ragazza di 28 anni e un ragazzo di 23) sono stati sanzionati per aver effettuato uno spostamento attraverso Osimo (in via Jesi) per motivi che non rientravano tra quelli previsti dai Dpcm, mentre due osimani di 21 e 22 anni sono stati multati al parco del Foro Boario in quanto non mantenevano la distanza interpersonale minima di un metro. Per tutti e quattro verbali da 533 euro.
Le targhe
Nei controlli è incappata anche una persona proveniente da fuori provincia che è stata colta mentre circolava a bordo di un veicolo al quale erano state sostituite le targhe originali. Per lui è stato disposto il fermo amministrativo del mezzo per tre mesi e una sanzione che dovrà essere emessa dalla Prefettura (tra 2.046 e 8.186 euro), mentre le targhe sono state sequestrate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA