OSIMO - Sette medici di famiglia in meno rispetto a quanti ne servirebbero ad una città da 35mila abitanti come Osimo. E’ emergenza in città dopo l’ultimo di una serie di pensionamenti che sta mandando in tilt la rete dei medici di medicina generale. Il mese scorso ha terminato la sua lunga carriera lavorativa il dottor Graziano Piergiacomi, volto molto noto ad Osimo, anche per il suo impegno politico, con un passato da consigliere comunale dei Ds e poi Pd.
Prima di lui nell’ultimo anno erano andati in pensione Daniele Bernardini a gennaio 2021, già assessore Pd nella precedente legislatura, poi la dottoressa Patrizia Mancini ad aprile 2021, il dottor Maurizio Mercuri a novembre 2021 (anche lui impegnato politicamente, ma nel centrodestra) e a breve, a fine giugno, terminerà la sua attività pure il dottor Mario Araco, altro medico prestato alla politica, attuale consigliere delle Liste civiche.
Nessun dottore con lo studio ad Osimo è in grado di acquisire nuovi assistiti, a meno che non si tratti di ricongiungimenti familiari, spiega Ginnetti. Che evidenzia: «Il medico di famiglia rappresenta ancora il baluardo del Servizio sanitario pubblico gratuito, costituisce la sanità di prossimità nonostante le difficoltà incontrate in questo periodo di pandemia». Per questo lancia un appello alle autorità sanitarie regionali: «È importante che ad Osimo i 7 medici di famiglia mancanti vengano quanto prima rimpiazzati, almeno in parte, perché – continua- non possono aumentare i propri pazienti da 1.500 a 1.800, come invece è stato deliberato dalla Regione». Per il dottor Ginnetti infatti «il carico di lavoro è già molto elevato, ancor più dopo questi due anni di pandemia». Progetto Osimo Futura si appella anche al sindaco Pugnaloni: «Si impegni a portare sul tavolo delle decisioni questa grave carenza di medici di famiglia». Ed il sindaco ieri ha subito risposto presente con un post sui social nel quale scrive: «Condivido e raccolgo le preoccupazioni sollevate da esponenti politici della nostra città sulla carenza di risorse umane in diversi servizi sanitari territoriali».
Il suo riferimento è alle segnalazioni di difficoltà evidenziate dalle Liste civiche per il Poliambulatorio e l’Umee oltre che la mancanza di medici di famiglia sollevata da Ginnetti. «Come primo cittadino –assicura Pugnaloni- mi farò portavoce di queste istanze e scriverò ad Asur e Regione affinché si affrontino su tavoli istituzionali questi delicati temi». Il suo auspicio è che «nel minor tempo possibile si arrivi ad una risoluzione del problema, se non totalmente quantomeno in parte», fornendo quindi «adeguate garanzie su servizi assistenziali primari per gli osimani».