OSIMO Dopo la serie di furti di rame, in Valmusone ora tocca all’ottone. Ma questa volta non si tratta di discendenti asportati da abitazioni, vecchie chiese o scuole, bensì di una banda che ha compiuto un blitz da professionisti, con tanto di camion utilizzato come motrice per portare via un intero container di materiale di scarto e anche materia prima in ottone, che al mercato nero consente ottimi profitti. A finire nel mirino dei malviventi domenica sera è stata la Marvit Spa, al civico 3 di via Industria, a Osimo Stazione, proprio di fronte alla rotatoria vicino al Mc Donald’s.
La ricostruzione
I ladri sono entrati in azione alle 20,30, quindi in un orario insolito, perché se è vero che la zona industriale aveva tutte le fabbriche chiuse, è altrettanto vero che lì vicino tra il noto fast food e la pizzeria Happy Days c’era comunque movimento di clientela.
Dalle immagini della videosorveglianza dell’azienda che dal 1955 si occupa di minuterie metalliche, si noterebbero i ladri che passano lateralmente, segando la recinzione metallica che si trova lungo il fosso Scaricalasino, il meno esposto insomma. Da qui sono entrati a piedi. Hanno prima staccato gli ancoraggi che fissavano a terra il container con dentro materiale di scarto in ottone. Poi sono entrati in un magazzino dove non c’era il sistema di allarme e hanno preso materia prima di ottima fattura, sempre in ottone.
Il blitz
Una volta rovesciato tutto nel cassone disancorato, gli altri componenti della banda hanno aperto il varco dalla recinzione in plastica semirigida che delimita il piazzale della fabbrica dall’area cantierata, lungo via Industria. Infine, con una motrice - il camion - sono passati facilmente sopra alle recinzioni arancioni del cantiere facendo irruzione nel piazzale per agganciare il container. E’ qui che il pizzaiolo di fronte si è reso conto che qualcosa non andava e ha chiamato i referenti della Marvit, che a loro volta hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto i carabinieri del Norm di Osimo che hanno svolto subito i rilievi e diramato l’allarme.
Grazie a questo una pattuglia della polizia stradale di Jesi, che stava facendo un posto di blocco all’uscita del casello A14 di Ancona Nord, ha visto arrivare il camion con il container e ha intimato l’alt. I ladri però, vedendo in lontananza la polizia, hanno arrestato la marcia e sono scappati a piedi nel buio dei campi, lasciando sul posto la refurtiva. Materia prima che oggi vale 5 euro al kg, se di scarto. Il bottino avrebbe quindi valso oltre 100mila euro ma un conteggio preciso non è stato ancora fatto. «Ci era capitata una cosa simile ma 20 anni fa -riferisce Andrea Marchetti, Ceo di Marvit-, allora rubarono sempre materie prime, per questo impostammo il sistema di allarme, che dovremo ampliare. Siamo in attesa che le forze dell’ordine ci facciano vedere il container che hanno sequestrato al casello di Ancona Nord, dovrebbe essere quello rubato a noi».
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