OSIMO - «Questa strada è pericolosa, le auto corrono troppo, i due incidenti in appena 48 ore lo confermano, le autorità prendano provvedimenti». E’ il grido d’allarme di una residente di San Paterniano, la cui auto parcheggiata sotto casa, lungo via Chiaravallese, è stata colpita e danneggiata nel corso di un incidente stradale avvenuto lunedì pomeriggio.
Un 80enne osimano al volante di una 500 L, che percorreva la provinciale in direzione Polverigi, per evitare il tamponamento con una Fiat Punto che lo precedeva e stava svoltando a sinistra, ha tentato di spostarsi verso destra, finendo non solo per colpire comunque quell’auto, ma anche un’altra in sosta a bordo carreggiata.
L’anziano in stato di choc per il doppio impatto è stato soccorso dalla Croce Rossa ma per fortuna le sue condizioni non hanno destato preoccupazione. Ingenti invece i danni ai mezzi, compresa la Polo parcheggiata sotto casa, la cui titolare ieri ha chiamato in causa le istituzioni per prendere provvedimenti contro l’alta velocità.
Anche perché due giorni prima un ragazzo è finito fuori strada facendo acquaplaning con la sua 500 nello stesso punto di via Chiaravallese, vicino all’agriturismo La Natura del Monte.
Colpa dell’acqua, ma evidentemente anche della velocità sostenuta che non ha favorito la frenata. Ecco perché ieri i residenti di San Paterniano hanno lanciato l’appello. Era stato richiesto il dosso artificiale per rallentare la velocità ma il Comune ha già spiegato che non può metterlo perché la strada è provinciale e a scorrimento veloce, transitandoci anche le ambulanze che vanno a Torrette. Oltretutto l’amministrazione ha previsto di toglierli tutti i dossi sulle strade, dunque bisogna trovare una alternativa. «Potrebbero riattivare il semaforo intelligente che è già presente in o mettere un autovelox» dice la residente. Di far rispettare i 50km/h in quel tratto di via Chiaravallese che attraversa il centro abitato si stanno interessando l’assessore Flavio Cardinali che abita proprio a San Paterniano e l’assessore alla viabilità Federica Gatto.