Si rompe un braccio ma l'ortopedico è in ferie: «Vada all'ospedale di Jesi»

Si rompe un braccio ma l'ortopedico è in ferie: «Vada all'ospedale di Jesi»
Si rompe un braccio ma l'ortopedico è in ferie: «Vada all'ospedale di Jesi»
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 10 Agosto 2020, 10:33

OSIMO C- ade a terra in piazza Boccolino per un sampietrino dissestato e deve rivolgersi al Pronto soccorso del Ss. Benvenuto e Rocco a Osimo, dove però l’ortopedico è in ferie e quindi non può essere presa in carico.

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Così si deve recare a Jesi, farsi mezzora di strada con un arto superiore rotto, tra strade con curve e buche che non aiutano a gestire il dolore. Ma finalmente, dopo ben quattro ore di attesa, viene accolta al pronto soccorso per tutti gli accertamenti. 
 
Un’odissea quella vissuta da una anziana di Osimo, la mamma di Simone Bompadre, noto in città per essere stato candidato a sindaco di Rifondazione Comunista e Osimo in Comune nel 2009. E’ stato lui sabato sera a denunciare la vicenda sul gruppo Facebook pubblico di Osimo: «Mia madre è inciampata a causa di un avvallamento presente in un marciapiede di piazza Boccolino. Porto mia madre al Pronto soccorso di Osimo e mi dicono che l’ortopedico è in ferie e che devo andare al Carlo Urbani di Jesi. Diagnosi: frattura del radio del braccio destro. Andiamo al Pronto soccorso di Jesi e lì l’ortopedico è in sala operatoria e perciò aspettiamo quattro ore. Di fatto un’odissea», commenta Bompadre. 
Che poi ringrazia chi, sabato mattina, ha soccorso la madre caduta a terra in piazza procurandosi la rottura del braccio: «Ringrazio pubblicamente Marcello Maggiori, Mauro Gramuglia, Aurelio Laloni e Maurizio Colonnelli per il loro intervento in aiuto a mia madre». Quello di agosto è un periodo critico per i piccoli ospedali come Osimo, dove la presenza di un solo ortopedico azzera praticamente il servizio quando arrivano le ferie. Con conseguenti disagi per i pazienti, costretti a Jesi o, per situazioni più complicate, a Torrette. Il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga ha assicurato che il reparto d’emergenza del Ss. Benvenuto e Rocco verrà rinforzato con nuovi medici ma reperirli specializzati è complicato in tutta Italia.

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