OSIMO - È uno dei pochi settori non andati in crisi a causa della pandemia. Stiamo parlando dei generi alimentari, di cui infatti apriranno nuovi punti vendita in Valmusone. Un supermercato nel parco commerciale CargoPier di via Sbrozzola a Osimo e un altro ipermercato nella galleria commerciale Grotte Center di via del Campo d’Aviazione a Camerano. Al CargoPier c’è già la certezza: al posto del punto vendita Benetton e Sisley, chiuso durante il lockdown al piano terra dell’immobile a monte, aprirà entro Natale (forse già l’11 dicembre) un nuovo minimarket della Coal.
Una catena che a Osimo è già presente al parco commerciale La Coccinella dove ha preso il posto dell’IperSimply, e che ora bissa ma un punto vendita sui generis al CargoPier. Sarà incentrato sui prodotti alimentati a chilometro zero, con un ricco bancone di ortofrutta ma anche di macelleria e pescheria, con prodotti particolari e ricercati. A confermare lo sbarco di Coal al parco commerciale che si trova tra la Sbrozzola e la statale 16 è l’amministratore del CargoPier Massimo Marchetti: «Apriranno entro un paio di settimane nel locale ex Benetton al piano terra di fronte ad Oviesse per intenderci, sarà una chicca rispetto ai soliti supermercati, arricchirà la nostra offerta con un punto vendita di 450 metri quadrati» ha detto ieri confortato da questa novità. Che non è l’unica negli ultimi tempi:
«Siamo stati i più penalizzati durante il lockdown, ci hanno fatto tenere chiusi nonostante il nostro fosse un parco commerciale senza galleria, con ingressi separati –dice Marchetti- e anche per questo abbiamo avuto tre chiusure dopo il Covid, tra bar, Benetton-Sisley e Nazzaro abbigliamento, ma per fortuna la struttura attira interesse e siamo già di nuovo al completo».
Stamattina il sindaco di Camerano Oriano Mercante parlerà dell’hub vaccinale in una riunione con Asur e Regione. Andrà valutata anche la gestione della viabilità che nella zona ricade tutta su via Campo dell’Aviazione. Un motivo, questo della scarsa viabilità e del mancato accesso diretto alla statale Adriatica, che aveva frenato altre trattative per l’ex Carrefour, la cui ampiezza è ritenuta sovrastimata rispetto alle reali potenzialità e necessità.
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