Osimo, ragazza costretta a fare sesso
poi minacciata in casa col machete

I carabinieri di Osimo hanno arrestato il magrebino
I carabinieri di Osimo hanno arrestato il magrebino
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Sabato 2 Settembre 2017, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 11:00
OSIMO - Una violenza sessuale in pieno centro, alla vigilia dello scorso Natale, per strada di notte. Nei giorni in cui la violenza sulle donne, anche a sfondo sessuale, sta occupando gran parte delle cronache con i plurimi casi avvenuti a Rimini e Milano, anche Osimo scopre di averne avuta una nel suo salotto buono, che ha visto protagonisti sempre un immigrato nord africano e una donna italiana. L’episodio risale a metà dicembre ed è emerso ieri quando i carabinieri della stazione di Osimo, coadiuvati da quelli di Filottrano, hanno denunciato l’aggressore, un marocchino di 27 anni, per evasione dai domiciliari. La misura restrittiva era stata ordinata dal Tribunale di Ancona per quella violenza sessuale denunciata dalla ragazza, anche lei 20enne, domiciliata in centro città. A quanto pare il ragazzo si era invaghito di lei, che voleva mantenere un rapporto di conoscenza e frequentazione ma non impegnarsi sentimentalmente. Così lui, preso dalla frustrazione e accecato evidentemente da un amore malato, l’ha aggredita in pieno centro. Al termine di una serata, prima di rientrare a casa, la ragazza avrebbe negato le avances del marocchino, che però con la forza l’ha fatta ugualmente sua. La violenza carnale avvenuta in centro, per strada, non avrebbe testimoni oculari, ma la denuncia fatta dalla vittima e i certificati medici del pronto soccorso che confermarono il rapporto sessuale, bastarono per far partire le indagini a carico del marocchino. 

Lui, saputo della denuncia e probabilmente in stato confusionale per l’alcol, non si è placato, anzi. Il 21 dicembre si è presentato nella casa dove quella ragazza domiciliava, in via Santa Lucia, la stradina che collega piazza Sant’Agostino a via Pompeiana. E lo ha fatto armato di machete. Una volta alla porta si rese conto che nell’appartamento con la ragazza c’era un suo amico ucraino anche lui 20enne, che entrambi conoscevano già. Pensando che i due fossero legati anche sentimentalmente il marocchino ha iniziato a inveire e a sfondare la porta col machete. Una volta dentro è partita la colluttazione tra i due ragazzi, con l’ucraino rimasto ferito alla testa con arma da taglio. 
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