Pugnaloni positivo al Covid rassicura tutti: «Io sto bene e faccio tutto da casa»

Il sindaco Pugnaloni
Il sindaco Pugnaloni
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 07:20

OSIMO - «Nessun rallentamento dell’attività amministrativa, sto bene e sono fiducioso, riuscirò a coordinare tutto da casa col sostegno degli assessori», il sindaco Pugnaloni rassicura gli osimani. La sua positività al Covid emersa da test rapido a Natale, se confermata oggi dal tampone molecolare, non comprometterà l’attività in Comune in questo periodo delicato tra bandi per opere pubbliche da avviare e consigli comunali. A quello previsto oggi ad esempio potrà partecipare visto che è svolto in modalità online da primavera. 

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Intanto è aumentata dell’11% la mortalità in Valmusone durante questa seconda ondata della pandemia.

Tra ottobre e novembre, i due mesi peggiori coi contagi in rapida ascesa, i deceduti registrati negli uffici anagrafe dei sette Comuni di zona sono stati 152, 15 in più rispetto ai 137 del 2019. Un aumento insomma dell’11% che contempla sia morti per Covid che per altre cause, legato non solo al virus ma forse ad uno scostamento fisiologico. Ed è comunque migliore rispetto a quello della prima ondata, quando in Valmusone la mortalità era cresciuta del 20%: 180 decessi tra marzo e aprile 2019 rispetto ai 214 di quest’anno. Analizzando invece la seconda ondata di pandemia non arriviamo al +23% registrato ad ottobre nelle grandi città italiane, ma ci sono anche in Valmusone dei singoli Comuni che si avvicinano, pur con numeri assoluti bassi per la popolazione limitata, come Loreto, Numana o Castelfidardo.

Maglia nera nella prima ondata, la città della fisarmonica migliora in questo autunno anche se a novembre è schizzata dagli 8 decessi del 2019 ai 17 di quest’anno (+100%). Partendo dal Comune più grande che darebbe riscontri più attendibili analizzando i numeri assoluti e non solo le percentuali, dunque Osimo con i suoi 35mila residenti, emerge però un dato in controtendenza. Nonostante la pandemia e la diffusione dei contagi che hanno superato anche i 230 a novembre, il numero di decessi in città è rimasto stabile. Furono 56 i morti dall’1 ottobre al 30 novembre 2019, idem quest’anno. E tra marzo e aprile la mortalità era addirittura calata del 12%. A Castelfidardo che è la seconda città della Valmusone con 18mila residenti, i morti a ottobre e novembre 2019 erano stati 29, quest’anno 33, in aumento del 14%, che non si discosta molto dall’11% di zona. A Loreto, terza città con 12mila abitanti, il tasso di mortalità aumenta di più, specie se prendiamo a riferimento le percentuali anziché i numeri assoluti: ad ottobre e novembre 2019 i lauretani morti erano stati 25, quest’anno 30, dunque +20%, il tasso più alto della Valmusone e spalmato su entrambi i mesi. 


I riferimenti poi perdono peso nelle città più piccole, dove la situazione non si discosta molto tra lo scorso anno e questo. Come ad Offagna dove i decessi ad ottobre e novembre 2019 sono stati 2, quest’anno 3. A Camerano (7mila abitanti), confrontando ottobre e novembre 2019 e 2020 il dato complessivo sale appena da 12 a 13, ma come a Castelfidardo è novembre il mese nero con un aumento da 7 a 10. Al contrario in riviera il mese nero è ottobre. A Sirolo si passa dai 2 dell’ottobre 2019 ai 6 di quest’anno, mentre a novembre sono sempre 2. A Numana i deceduti di ottobre passano da 4 del 2019 ai 7 di quest’anno ma a novembre scendono da 4 a 2.

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