Bravi preso in custodia
da agenti dell'Fbi

OSIMO - La cauzione di 252 mila dollari per la scarcerazione � stata versata ormai dieci giorni fa ma Pierino Bravi � ancora in carcere ad Atlanta “e noi siamo sempre più preoccupati, anche perchè non ci telefona da due giorni” confida Giancarlo, il fratello dell'imprenditore osimano accusato di molestie sessuali da cameriera del Westin hotel dove il 57enne alloggiava il 17 aprile scorso per affari.



L’imprenditore è stato preso in custodia dall’Fbi che lo ha trasferito in un’altra sezione del carcere. Nei giorni scorsi era emerso che un intralcio burocratico, la mancanza di un visto dell'Ufficio immigrazione, stava rallentando da giorni la procedura per la scarcerazione dell'uomo d'affari recluso in una cella del carcere di Fulton County.



L’ufficio deve verificare se l'osimano è la persona che dice di essere e se si trovava negli Stati Uniti con un permesso regolare di lavoro al momento dell'arresto. Due giorni fa era attesa la visita dei funzionari in carcere e sembrava imminente il rilascio. “Poi però si sono interrotte le comunicazioni con Atlanta – aggiunge il fratello – Siamo molto preoccupati anche per le sue condizioni di salute. Abbiamo inviato ai legali americani tutta la documentazione medica che certifica che Pierino non sta bene e a bisogno di cure. Abbiamo scritto con insistenza al Consolato italiano negli Usa per cercare assistenza ma ci hanno risposto che le autorità consolari non possono interagire con quelle giudiziarie come invece fanno i legali. Siamo disperati e vorremmo tanto poter chiedere aiuto alle autorità politiche italiane, al ministro degli esteri, perchè ci supportino per risolvere questa storia che ha dell'incredibile. Non si sono prove a carico di mio fratello e chi lo conosce sa bene che non può aver aver commesso quei fatti. La donna che lo accusa di violenza non ha segni fisici che attestino il reato e nonostante il versamento della cauzione Pierino continua a restare in carcere”.