La partnership della moda tra Paima e Chanel adesso è ufficiale: «Interessi convergenti, filiera fondamentale per il lusso»

La partnership della moda tra Paima e Chanel adesso è ufficiale: «Interessi convergenti, filiera fondamentale per il lusso»
La partnership della moda tra Paima e Chanel adesso è ufficiale: «Interessi convergenti, filiera fondamentale per il lusso»
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 25 Agosto 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 08:25

OSIMO - Ora c’è anche l’ufficialità: il pacchetto di maggioranza della Paima Srl di Casenuove è passato a Chanel. A confermarlo ieri lo stesso gruppo francese tramite l’ufficio stampa del sua sede di Milano. «Chanel e l’azienda di maglia Paima, situata in provincia di Ancona, confermano di avere intrapreso un percorso di avvicinamento», si legge nella premessa al comunicato stampa. Che non entra nei dettagli dell’affare, ma ribadisce che «Chanel è uno dei clienti storici di Paima e questa decisione è stata motivata da interessi convergenti». 

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L’accelerazione

Ovvero, «l’accelerazione dello sviluppo di Paima in questi ultimi anni» ha convinto la famiglia Marabini ad «appoggiarsi ad un partner solido che potesse aiutarla a crescere e a investire».

Dal canto suo, Chanel ritiene che «questa partnership mira ad accompagnare una filiera essenziale alla propria attività e quella del lusso nel suo insieme». La Paima, 200 dipendenti più una dozzina domiciliari, 52milioni di fatturato nel 2020 (10 milioni in più in due anni) è ormai un punto di riferimento nel campo della maglieria di pregio, ed ha saputo creare «un vero ecosistema su un territorio che non è un bacino tradizionale della maglia» si legge nella nota stampa. E ora, con l’investimento di Chanel, l’azienda osimana si dice «in grado di sviluppare la formazione dei giovani ai suoi mestieri e sostenere la rete di partnership con cui lavora». I due sodalizi lavorano insieme da ormai 25 anni e condividono «la stessa visione aziendale», come dimostra l’investimento milionario del gruppo francese per acquisire il 70% di Paima. «Questo investimento –spiegano da Chanel Italia- offre un quadro di collaborazione più duraturo essendo parte della continuità di una relazione già stabilita. Conformemente alla strategia di Chanel in questo tipo di operazione, Paima continuerà a collaborare con tutti i suoi clienti». Dunque, come da noi anticipato a Ferragosto, non ci sarebbe alcun accordo vincolante per una esclusiva dei prodotti Paima per Chanel, e sono previste ampie garanzie occupazionali. Sollecitati sull’investimento e il nuovo management che guiderà la ditta di Casenuove, l’ufficio stampa ha fatto sapere che per policy aziendale, non è autorizzato a rilasciare informazioni relative ai dati economici. Su questa operazione, che ha portato una delle più floride aziende osimane a cedere la sua maggioranza ad uno dei più principali marchi della moda mondiale, sono intervenute anche le sigle sindacali che, a luglio, erano state informate di questo storico passaggio. In una nota congiunta Angelo Paolucci di Femca-Cisl Marche e David Visani di Filctem-Cgil Ancona auspicano da questo ingresso francese in Paima «un’ulteriore crescita in termini di fatturato e di marginalità dello stabilimento marchigiano, che si è contraddistinto negli ultimi anni per professionalità e qualità del lavoro svolto». 

I sindacati

Le organizzazioni sindacali assicurano che «il nostro impegno sarà volto alla tutela delle competenze e dei know how degli oltre 200 dipendenti, che hanno di fatto permesso all’azienda di raggiungere le performances che hanno attirato l’interesse del famoso brand francese». Ad Osimo c’è chi alla notizia ha ricordato che Paima contiene le iniziali di Paola, Alessandra, Italo, Maria, Alessandro, i nomi dei Marabini. Fu papà Italo a fondarla nel 1963 abbandonando l’attività di autista di un ospedale per intraprendere, con la moglie a casa sua, quella di confezione di maglie.

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