Osimo, alla mensa del povero
bussano sempre più italiani

OSIMO - La situazione povertà non è migliorata a Osimo stando all’aumento delle rateizzazioni per pagare le bollette e all’affluenza alla mensa del povero vicino l’ospedale. L’assessore ai servizi sociali, Daniele Bernardini, aveva rivelato che da solo il Comune non riesce a rispondere a tutte le richieste che arrivano dai meno abbienti per pagare bollette, affitti o semplicemente mangiare tutti i giorni in maniera decorosa. Anche se i numeri dicono che sono diminuiti nel 2016 alcuni contributi comunali, come quelli dei pacchi viveri e del pagamento delle bollette, gli altri operatori sociali che hanno a che fare con i poveri raccontano una realtà sempre più critica. Alla mensa del povero in via Soglia, gestita dal centro sociale L’Accoglienza di Anna Rita Copparini, sono sempre di più a chiedere ogni giorno un pasto caldo. «Ormai – ha raccontato ieri la Copparini- sono 30-35 le persone che tutti i giorni vengono a chiedere un pranzo. Il Comune fino all’anno scorso di questi 30-35 ce ne mandava 15 con propri buoni pasto, ora invece ne passa solo 10, il resto dobbiamo spesarlo noi anche grazie al contributo del Lions e di alcuni che, presa la pensione, tornano a pagarci qualcosa».