Addio "Peppe" Marasca, la comunità piange lo storico autista dei sindaci

La città in lacrime per "Peppe" Marasca: si è spento lo storico autista dei sindaci
La città in lacrime per "Peppe" Marasca: si è spento lo storico autista dei sindaci
di Giacomo Quattrini
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Martedì 19 Aprile 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 09:58

OSIMO - Osimo piange la scomparsa dello storico autista dei sindaci. E’ morto il giorno di Pasqua Giuseppe Marasca, 86 anni, volto stimato e molto conosciuto. Assiduo frequentatore della piazza e del bocciodromo della Sacra Famiglia, dove amava trascorrere i pomeriggio con gli amici, Giuseppe è stato un prezioso dipendente comunale. Prima come autista di scuolabus poi come collaboratore infaticabile di diversi sindaci, dagli anni Settanta ai primi dei Duemila. 


In diversi hanno fatto affidamento su di lui da Paolo Polenta a Dino Latini, passando per Alberto Cartuccia, Raimondo Orsetti e Alberto Niccoli. È stato anche autista e braccio destro di Paolo Polenta, prima assessore regionale e poi parlamentare a Roma. Abitava con la famiglia nel rione Sacra Famiglia. Lascia la moglie Ilda Feliziani, i figli Claudio e Sabrina, i nipoti Serena, Chiara e Leonardo. La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria Vigiani di via Mons. Romero a San Biagio. Il funerale oggi alle 11,30 nella chiesa della Sacra Famiglia. A ricordarlo in maniera intensa e commossa è stato ieri l’ex sindaco Raimondo Orsetti. «Piango la morte di un amico caro, di un uomo eccezionale, di un collaboratore valido e affidabile con il quale ho condiviso giornate, mesi ed anni di impegno pubblico». 
Giuseppe Marasca, per tutti il mitico Peppe, «con orgoglio – ha scritto Orsetti - sosteneva di essere stato autista di ben sei sindaci di Osimo, è stato un esempio di dipendente pubblico militante, sempre al servizio di chiunque avesse bisogno».

Peppe era una persona «speciale, buona, generosa, onesta, un lavoratore instancabile, davvero perbene, dai modi gentili ed eleganti». L’ex sindaco Orsetti propose ed ottenne dalla Presidenza della Repubblica di conferire l’onorificenza di Cavaliere a Giuseppe Marasca. Fu «un modo semplice per riconoscere i suoi meriti umani e professionali, un riconoscimento del quale andava fiero» ha ricordato Orsetti. Che nel suo lungo post sui social parla di «una perdita dolorosa per l’intera comunità osimana».

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