Lega del Filo d’Oro, è rush finale per i fondi: c’è da ultimare il centro nazionale

Neri Marcorè è testimonial della Lega del Filo d’Oro
Neri Marcorè è testimonial della Lega del Filo d’Oro
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 1 Novembre 2021, 11:09

OSIMO  - Parte il rush finale della raccolta fondi “Una storia di mani” della Lega del Filo d’Oro. La campagna si concluderà il 31 dicembre e in questi due ultimi mesi la Fondazione osimana cercherà di raccogliere quante più risorse possibili per completare il cantiere avviato in via Linguetta, con l’obiettivo di inaugurare il mega centro nazionale di Padiglione entro la prossima estate. 


Grazie ai fondi raccolti sarà infatti possibile ultimare ed allestire gli ambienti dell’edificio 7 del nuovo Centro nazionale di Osimo, che si sviluppa su due livelli. Il primo con 2 piscine, una di dimensioni più contenute pensata per i bambini e una di dimensioni più grandi pensata per gli adulti, così da offrire loro la possibilità di svolgere gli esercizi con maggior libertà di movimento. Il secondo livello accoglierà invece 4 palestre, ognuna delle quali sarà differenziata a seconda della tipologia di fisioterapia. Inoltre, per raggiungere l’edificio 7 è stato realizzato un colorato percorso protetto che permetterà anche d’inverno di raggiungere la struttura in tranquillità. «Sostenere la campagna “Una storia di mani” significa permettere a tanti bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali di poter svolgere attività di fisioterapia e idroterapia in strutture realizzate appositamente per le loro esigenze», spiega Rossano Bartoli, presidente del Filo d’Oro.

Proprio in questi giorni le attività di idroterapia stanno riprendendo dopo il lungo stop imposto dalla pandemia. Le persone che accedono a piscine e palestre sono gli ospiti del Centro residenziale e gli utenti dei Trattamenti intensivi, ambulatoriali e del Servizio territoriale, per un totale di circa 300 in un anno, ma con il completamento del nuovo Centro nazionale questo numero potrà salire.

Malgrado il forte impatto dell’emergenza sanitaria, dal Bilancio di sostenibilità 2020 che la Lega del Filo d’Oro ha realizzato con la Milano School of Management, emerge da un lato la continuità dei servizi, che sono stati garantiti complessivamente a 913 persone e alle loro famiglie (con un decremento del 3,1% rispetto al 2019), dall’altro la volontà di continuare a crescere per fornire sempre più risposte, con l’apertura delle due nuove Sedi territoriali di Novara e Pisa. 


In particolare nel 2020 il Centro di riabilitazione di Osimo, che opera dal 1967, ha ospitato nei diversi servizi 146 utenti (26 quelli seguiti dal Centro diagnostico, tra questi 15 bambini da 0 a 4 anni), per un totale di 17.908 giornate effettive di prestazione erogate. A causa della pandemia, che ha ridotto drasticamente la possibilità di ricoveri temporanei, si è registrato un calo del 15% delle giornate effettive e di oltre il 44% del numero degli utenti rispetto al 2019, ma il Servizio territoriale osimano è stato comunque di riferimento per 50 utenti e le loro famiglie. Determinante la rete di sostenitori, che ha portato il Filo d’Oro a confermare la netta e crescente prevalenza del sostegno privato, che rappresenta il 74% delle entrate del bilancio. 


Intanto ieri a Roma al Festival “Uno Sguardo Raro” la Lega del Filo d’Oro e il suo testimonial Neri Marcorè hanno ricevuto il premio “Fai la tua scelta” dedicato ad associazioni e personaggi che hanno fatto la differenza nel mondo della solidarietà. Marcorè è stato premiato proprio per «aver amplificato il messaggio sulla missione del Filo d’Oro attraverso la sua notorietà» mentre la Fondazione osimana per «la tenacia e l’entusiasmo con cui è stata tessuta la sua storia e per la coraggiosa scelta di dare speranza anche a chi, apparentemente, non ne ha».

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