OSIMO - Sulla morte di Ilaria Maiorano, l’osimana di 41 anni trovata senza vita una settimana fa nella casa di via Montefanese, a Padiglione, è sorto anche un polverone politico. Le Liste civiche latiniane annunciando che non avrebbero partecipato alla fiaccolata di domenica, hanno attaccato l’amministrazione comunale, chiedendo le dimissioni di sindaco e assessore ai servizi sociali.
«La situazione di disagio, emarginazione e pericolo in cui viveva la vittima –scrivono i latiniani- era ampiamente nota, il sindaco non ha esitato a raccontare che era amico d’infanzia di Ilaria, che frequentava da tempo i servizi sociali di Osimo, il marito era un pluripregiudicato ai domiciliari, come è stato possibile lasciare che lei e le due bambine vivessero insieme a lui e in un casolare ridotto in quelle condizioni? Sindaco e assessore si dimettano per manifesta incapacità».
Botta e risposta
A queste durissime parole Pugnaloni ha replicato: «Dispiace che in una situazione simile si strumentalizzi anziché restare uniti, preferisco silenzio per rispetto di Ilaria».
In Municipio Daniele e mamma Silvana hanno incontrato il sindaco Pugnaloni, che ha ribadito l’impegno, già annunciato alla fiaccolata domenica sera, a «sollecitare le autorità preposte a fare di più per i diritti delle donne e per il sostegno alle famiglie più fragili». Con i servizi sociali hanno parlato delle due bimbe di Ilaria, di 5 e 8 anni, che dopo aver trascorso i primi giorni dalla tragedia con un cugino del padre, sono state trasferite in una casa famiglia. «Al centro dell’incontro –fanno sapere sindaco e famiglia Maiorano- la possibilità di essere tenuti aggiornati costantemente sull’evolversi della situazione che riguarda le due piccole bambine di Ilaria e su come muoversi dal punto di vista legale per poterle vedere prima possibile».