Furia da astinenza, picchia la mamma. Lei non lo denuncia: vuole che il figlio 25enne si curi

Furia da astinenza, picchia la mamma. Lei non lo denuncia: vuole che il figlio 25enne si curi
Furia da astinenza, picchia la mamma. Lei non lo denuncia: vuole che il figlio 25enne si curi
di Giacomo Quattrini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Gennaio 2021, 03:30

OSIMO - L’amore di una madre che dopo l’ennesima sfuriata di un figlio tossicodipendente sta cercando di evitargli anche i guai giudiziari. Ma sulla vicenda, esplosa giovedì sera verso le 21, stanno approfondendo i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Osimo intervenuti sul posto dopo una disperata chiamata di aiuto arrivata dalla donna.

I contorni non sono chiari e al momento gli uomini del comandante della Compagnia di Osimo, Luigi Ciccarelli, non hanno fatto una denuncia d’ufficio. 


Di certo c’è lo sfondo a tinte fosche di una storia famigliare consumata dal disagio di un ragazzo di 25 anni.

Una famiglia la sua che non aveva particolari problemi fino a che, qualche anno fa, non cade nel consumo di sostanze stupefacenti. Inizia con droghe leggere e poi passa a qualcosa di più pesante, dal quale non riesce più a staccarsi. La sua abitazione, nella campagna osimana, si trasforma in un teatro di una quotidianità tragica, nella quale i genitori diventano vittime dell’ira di un figlio funesto. Ad ogni crisi di astinenza il 25enne perde il controllo e urla contro il padre e soprattutto la madre, vista evidentemente come il bersaglio più facile al quale spillare soldi per comprare quella dose di droga che potrebbe frenarlo. Ma solo all’apparenza. Perché la crisi d’astinenza ogni volta puntualmente ritorna. Come giovedì sera, quando all’ora di cena il ragazzo torna a casa e con prepotenza chiede i soldi alla mamma.

Lei, in lacrime, prova a dissuaderlo. A spiegargli che quello non era il modo giusto per risolvere una situazione che si protrae da mesi. Lui però, su di giri e nel panico, inizia non solo ad insultarla ma anche a spingerla, strattonarla, fino a quando parte un ceffone. Per fortuna in casa c’era anche il padre, che riesce a bloccare il figlio 25enne prima che facesse davvero male alla donna. La litigata finisce solo quando la mamma, terrorizzata, si decide a chiamare i carabinieri, che quando arrivano non trovano più il 25enne. In preda alla rabbia aveva sbattuto la porta di casa e se ne era andato con l’utilitaria di famiglia. Verso dove, non si sa. Sono ore di panico, nel timore che potesse fare qualche sciocchezza. Ma poi a notte fonda il giovane è rientrato a dormire a casa. 


Ora gli uomini dell’Arma stanno valutando con la mamma picchiata se ci sono gli estremi per una denuncia per lesioni. La donna sta provando a mediare con il loro aiuto, a convincere il figlio a sottoporsi alle cure per uscire dal tunnel. Non ha ancora sporto denuncia, la quale farebbe scattare l’indagine che metterebbe nei guai il 25enne, che non ha precedenti se non come semplice assuntore. Sta provando con le buone a risolvere una questione critica e nota da mesi alle forze dell’ordine. Una storia di violenza famigliare tra le tante che i carabinieri si sono trovati ad affrontare durante questa pandemia, con il lockdown forzato che non ha aiutato a dirimerle. 

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