Per le terapie domiciliari Covid folla in piazza senza mascherina: ignorate le misure anti-contagio

Per le terapie domiciliari Covid folla in piazza a Osimo senza mascherina: ignorate le misure anti-contagio
Per le terapie domiciliari Covid folla in piazza a Osimo senza mascherina: ignorate le misure anti-contagio
di Giacomo Quattrini
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Martedì 3 Agosto 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 06:11

OSIMO Almeno un migliaio di persone hanno invaso piazza Boccolino domenica sera per assistere alla conferenza dell’avvocato napoletano Erich Grimaldi che ha fondato l’anno scorso il comitato nazionale Terapia domiciliare Covid 19. Una folla lo ha ascoltato e applaudito pur senza il distanziamento sociale e la maggior parte oltretutto senza mascherina, come invece richiesto dalle normative in caso di assembramenti

 
Il confronto
A sorvegliare che la situazione non degenerasse alcuni agenti del commissariato di Osimo e a moderare l’incontro i referenti del comitato osimano di Cittadinanza Consapevole, capeggiato dall’ex consigliere comunale e candidato sindaco del M5S David Monticelli. È stato lui a esempio a dover intervenire sul palco quando l’avvocato Grimaldi ha minacciato querele contro il dottor Guido Sampaolo, referente dell’Usca di Osimo, aizzando la piazza contro le sue uscite sulle presunte bufale del comitato Terapia domiciliare. Sampaolo, nonostante bordate di fischi e insulti, ha poi preso la parola dando vita a un animato scambio con l’avvocato. «Le cure domiciliari esistono - ha detto Sampaolo -, Grimaldi dice giustamente che il Covid non si vince solo con il vaccino ma anche con queste, senza dover finire in ospedale, la sua speculazione però è sull’errore che le cure domiciliari possano salvare dal virus, perché non esiste un farmaco specifico, esiste un protocollo del ministero». E Grimaldi ribatte: «non esiste un farmaco specifico ma Sampaolo si ferma alle evidenze scientifiche e non cliniche, questo errore ha portato al 3% delle morti, mentre noi vantiamo il 2% di ospedalizzazione». 


Oltre il protocollo 
Sampaolo insiste: «Per somministrare un farmaco ci sono studi scientifici, parlo per quelli che hanno lavorato come me da un anno e mezzo da mattina a sera per lottare contro il virus».

Grimaldi ha chiesto al ministero della Salute di «abolire la vigilante attesa» e chiede ai medici di base di «assumersi le responsabilità di andare oltre il protocollo, anticipare la somministrazione di farmaci anche se non sperimentati e non quando è troppo tardi». Monticelli al momento degli insulti a Sampaolo ha frenato gli animi della folla: «Abbiamo il dovere di esercitare il pensiero critico, lasciamo agli altri le invettive, siamo una piazza democratica, come tale vogliamo presentarci». In merito ai vaccini, Grimaldi ha assicurato che «i medici che hanno aderito alla nostra rete sono vaccinati ma spiegano bene ai pazienti gli esami da fare prima. Solo se non c’è possibilità di controindicazione danno l’ok. Dobbiamo invogliare la campagna vaccinale spiegando rischi e benefici».


Il libro 
Tra la folla anche l’assessore alla cultura di Offagna Fabrizio Bartoli, già presente alla conferenza apericena di San Paterniano per la presentazione del discusso libro “Il Dio vaccino” nella quale si gridava no al green pass. «Sono laureato in fisica e – spiega l’amministratore prendendo le distanze delle misure varate a Roma e specificando che la sua è una opinione personale - vengo da una famiglia di medici e farmacisti ma da sempre ho un approccio alternativo, non ho mai usato farmaci tradizionali e non farò il vaccino con farmaci genetici, anzi, il Green pass viola la privacy come dice il Consiglio d’Europa».

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