Osimo e Offagna tremano per i lavoratori di Auchan

Osimo e Offagna tremano per i lavoratori di Auchan
Osimo e Offagna tremano per i lavoratori di Auchan
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Novembre 2019, 07:40

OSIMO - Osimo e Offagna tremano per il destino di centinaia di lavoratori appesi alla vicenda Auchan. Con la cessione a Conad il gruppo francese che ha anche il marchio Sma e Simply ha aperto una vertenza sindacale per il rischio di esuberi. Non solo quelli diretti, che riguardano i lavoratori che passano da Auchan-Sma a Conad, ma anche per l’indotto collegato e per i centri di distribuzione, come quelli al Vallone di Offagna e all’Aspio di Osimo. La scorsa settimana si è svolto al Mise un incontro tra Conad e sindacati nel quale è stato evidenziato che «lo stato della rete Auchan è di grave crisi» con una perdita negli ultimi tre anni di 800 milioni di euro. 

Conad-Sma, stamattina il presidio ad Ancona: «Rischiano il posto 800 lavoratori»

Per questa ragione Conad ha «accelerato quanto più possibile la messa a punto della chiusura dell’acquisizione e la preparazione del Piano Industriale per il salvataggio dell’impresa e la salvaguardia del lavoro nella rete Auchan». Il primo intervento è l’integrazione di gran parte della rete Auchan (60%) nella rete commerciale Conad e della rimanente parte presso le reti commerciali di altri primari operatori del settore. Il tutto da realizzare entro metà 2020.

L’investimento previsto da Conad è di 170milioni di euro e a oggi il Piano industriale prevede che siano avviate iniziative per offrire soluzioni occupazionali diverse a 3.105 dipendenti in tutta Italia. Conad ha proposto un Piano di solidarietà occupazionale che preveda ricollocazioni in Conad oppure in altre reti commerciali o presso fornitori. Il Piano industriale sul quale il confronto è ancora aperto parla inoltre di mobilità incentivata, cassa integrazione e un percorso di imprenditorialità a ex dipendenti Auchan nel sistema Conad per avviarli alla professione di soci imprenditori. A Osimo a esempio a livello di supermercati, questo significa che per ora Conad intende investire su quello delle Fornaci mentre l’Ipersimply del parco commerciale La Coccinella dovrebbe passare ad altre reti commerciali. 

A livello di indotto e distribuzione, a rischio sono le centinaia di dipendenti dei due depositi di Offagna e Aspio e per questo la vicenda è finita anche in consiglio comunale. Quello di Offagna ha già approvato all’unanimità lunedì una mozione presentata dalla minoranza. Mentre le Liste civiche nella seduta di venerdì porteranno un testo identico nel consiglio comunale di Osimo. Nella mozione passata a Offagna si evidenzia che nelle Marche si stimano ci siano circa 1.500 dipendenti a rischio licenziamento e molti lavorano proprio nel deposito di Offagna e in quello dell’Aspio. 

La mozione chiede al ministero per lo Sviluppo Economico di «farsi parte attiva per evitare gli esuberi paventati con l’acquisizione tutelando e preservando le competenze e le professionalità dei tanti dipendenti». Alla Regione si chiede di «affiancare i lavoratori e le lavoratrici nonché le organizzazioni sindacali nella lotta per il mantenimento dei livelli occupazionali». Approvando l’ordine del giorno si impegnano anche le due amministrazioni comunali a «intraprendere ogni possibile iniziativa nei confronti del ministero competente, del presidente della giunta regionale e dell’assessorato regionale al Lavoro perché ricerchino accordi con le aziende coinvolte».

Intanto il Consiglio regionale delle Marche ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna presidente e Giunta a «ogni utile iniziativa verso il Governo e, in particolare, il Mise, affinché venga garantita la rete di vendita e la tutela dei livelli occupazionali». Della vicenda si parlerà stasera alle 21 nella sala consiliare di Offagna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA