Due positivi al Grimani Buttari: si riaffaccia l’incubo del Covid

Due positivi al Grimani Buttari: si riaffaccia l’incubo del Covid
Due positivi al Grimani Buttari: si riaffaccia l’incubo del Covid
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Sabato 31 Ottobre 2020, 06:10

OSIMO -  Il Coronavirus torna a spaventare il Grimani Buttari. Già colpito da un focolaio a fine marzo, con tanto di reparto Covid, 22 contagi e 8 decessi, l’istituto di San Sabino che gestisce una delle case di riposo più grandi delle Marche torna a fare i conti con il virus. Ieri si è diffusa la notizia di due contagi dopo mesi di apparente calma. Si tratta di un paziente asintomatico, ma posto in quarantena dentro la struttura di via Flaminia I, e di un dipendente sanitario che già da giorni era in isolamento per aver contratto il virus in ambito famigliare. 

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A confermare la notizia è stato ieri il presidente della Fondazione Grimani Buttari, Fabio Cecconi: «Dal tampone fatto con l’Usca abbiamo avuto la conferma della positività che avevamo già isolato con il test rapido in una residenza.

L’ospite è asintomatico. Inoltre, una dipendente non inserita in reparto è risultata positiva per contatto familiare. Stiamo completando i test rapidi per chi ha operato a contatto con lei». La situazione però è molto diversa da quella della scorsa primavera: i protocolli erano già attivati e da ormai 10 giorni sono vietate le visite dall’esterno da parte dei famigliari per non mettere a repentaglio gli ospiti. «Purtroppo però il rischio maggiore ora viene dal personale visto che le visite sono chiuse» commenta il presidente del Buttari. Lunedì partirà un ulteriore controllo programmato di tutto il personale che opera nelle cinque residenze. Lo stesso controllo sui dipendenti sarà ripetuto a distanza di circa 15 giorni attraverso il test rapido in possesso nei vari reparti del Buttari. «Abbiamo già organizzato un gruppo che lavorerà su questo.

La cosa importante è che, rispetto alla prima ondata, avendo i test rapidi in struttura si può fare una verifica immediata di ogni minimo sospetto» assicura Cecconi. Fondamentale in questa fase, dunque è «la collaborazione e la tempestività di informazione da parte del personale su ogni possibile rischio di contagio extra-lavorativo», dice il presidente della Fondazione, perché solo così «potremo continuare ad operare in prevenzione». Ad Osimo i casi positivi sono saliti in una settimana da 26 a 50, con circa 200 persone in isolamento. A Castelfidardo il dato aggiornato a mercoledì è di 40 positivi e 97 quarantene, mentre a Loreto siamo a 11 positivi e 43 isolamenti ma con numeri riferiti a quattro giorni fa. «Speriamo che l’alta diffusione di questi giorni ci consenta comunque di mantenere al massimo la sicurezza interna. Abbiamo invitato per questo il personale alla precauzione extra-lavorativa» ha ribadito Cecconi. 


Nel frattempo, continuano i casi positivi negli istituti scolastici di Osimo. Un secondo positivo è stato registrato alla media del Borgo con classe in quarantena. Nello stesso plesso di via Chiaravallese una settimana fa era stato segnalato un alunno positivo ma con virus secondo l’Asur contratto in ambito famigliare e dunque compagni di classe non mandati in isolamento. Riaperte le palestre scolastiche ma solo per le società sportive che hanno atleti che fanno competizioni nazionali. Il Volley Libertas Osimo, che fa la serie B, ha ringraziato per questo il sindaco su Facebook.

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