OSIMO - Altro colpo per il commercio del centro storico. Dopo la chiusura di Original Marines, una delle attività più dinamiche con sede in piazza Dante, a fine luglio abbasserà le serrande anche l’Antica Polleria del Mercato che si trova da quasi mezzo secolo a piazza delle erbe. Un default diverso da quello delle attività commerciali che si trovano lungo il corso o nelle piazze principali, ma forse ancor più allarmante.
La chiusura della polleria gestita da 47 anni dalla famiglia Cesaretti denota una crisi acuta del centro e la mancanza non solo di clienti ma anche dell’abitudine ormai a fare la spesa quotidiana nelle botteghe dentro le mura storiche. Non si può insomma paragonare la clientela di un negozio d’abbigliamento a quella di una macelleria, ma certamente il segnale conferma il trend negativo: in centro storico c’è poco movimento, ma anche gli stessi residenti, evidentemente sempre in calo e prevalentemente anziani, non riescono più a garantire la sopravvivenza alle attività produttive.
Francesca Cesaretti, discendente della famiglia che 47 anni fa aprì la polleria a piazza delle erbe assieme a quella della zia (i Maracci), è sconfortata annunciando la chiusura del punto vendita diventato riferimento per il mercato coperto. «Osimo ormai - commenta Francesca Cesaretti- attira sempre meno persone in centro storico, quando iniziano a chiudere le banche il segnale è chiaro». In effetti negli ultimi 6-7 anni hanno chiuso prima la Mps di corso Mazzini e poi la Banca Marche di via San Filippo, segno che i clienti erano sempre di meno e il centro evidentemente sempre più spopolato e povero. Ma quali sono gli altri problemi ormai cronici del centro di Osimo?
I nodi
«Le difficoltà sono legate ad esempio ai parcheggi, con l’inflessibilità nel fare le multe che spaventa i clienti. È vero che c’è il maxiparcheggio - dice Cesaretti - ma purtroppo oggi la gente è abituata che magari va a fare passeggiate al fiume o in palestra per tenersi in forma ma poi quando c’è da andare in un negozio vuole quasi entrarci dentro con l’auto pur di non sprecare risorse fisiche e di tempo». Insomma, il maxiparcheggio a 2 euro al giorno, pur aumentando i suoi numeri di affluenza, non sembrerebbe essere sufficiente. «Penso ad esempio alle famiglie che vivono in centro - spiega Cesaretti -, molte sono di anziani con le badanti che, pur di risparmiare, non vengono da noi a comprare la carne ma preferiscono andare nei supermercati in periferia».
Le soluzioni
Francesca Cesaretti suggerisce intanto di «riportare i servizi in centro, perché ormai ci sono solo le Poste, mentre tanti uffici e studi sono andati in periferia». Ed ora per lei, nel pieno dell’età lavorativa, si apre una nuova fase: «Il 31 luglio chiuderemo e sto già inviando curriculum per cercare un nuovo lavoro, magari sempre nello stesso ambito visto che da anni siamo specializzati nella vendita di carni bianche».
Dopo 47 anni chiude l’Antica polleria
«Dispiace, ma il centro si è svuotato»
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Sabato 21 Luglio 2018, 06:05
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