Si ammala tre giorni dopo il vaccino, l'appello di Taffo: «Sto male e sono solo, aiutatemi»

Si ammala tre giorni dopo il vaccino, l'appello di Taffo: «Sto male e sono solo, aiutatemi»
Si ammala tre giorni dopo il vaccino, l'appello di Taffo: «Sto male e sono solo, aiutatemi»
di Giacomo Quattrini
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Mercoledì 6 Ottobre 2021, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 08:23

OSIMO - Lancia sui social un video nel quale rivela che, tre giorni dopo aver fatto il vaccino anti-Covid, ha iniziato a star male, al punto che, a tre mesi di distanza, non riesce a deglutire quasi più niente. A lanciare un disperato appello è l’osimano Tony Taffo, 48 anni, figlio del “Barone”, compianto e storico tifoso dell’Osimana. Sentendosi solo, si è rivolto all’avvocato Lorenzo Giuliodori da settimane impegnato a fornire consulenza a persone che contestano l’obbligo di presentarsi a lavoro col Green pass. E con l’avvocato, Tony ha registrato il video su Facebook.

«Il 5 luglio - racconta - ho fatto il vaccino Pfizer, l’8 luglio ho iniziato gradualmente a soffrire di disfagia e anemia. Non riesco a gestire più saliva e nemmeno a dormire. Ho perso tanti chili e non posso più lavorare. Da due mesi mangio solo brodo, mi sento solo, ho disperato bisogno di un medico che mi aiuti».

Il suo appello è stato raccolto dall’avvocato Giuliodori, pronto a lanciare una raccolta fondi per sostenere le spese sanitarie, perché «Tony dovrà sottoporsi –dice il legale - ad una risonanza magnetica ma con il Sistema sanitario nazionale i tempi sarebbero troppo lunghi, deve farla a pagamento prima possibile». L’avvocato precisa: «Non ho assunto alcun mandato legale e non c’è una conferma del nesso di casualità tra il vaccino e lo stato di salute peggiorato subito dopo, servirebbe un medico che lo comprovasse, stiamo cercando di contattare i dottori impegnati nel comitato per le terapie domiciliari precoci anti-Covid». Il legale si è assunto l’onere di «aiutare umanamente un nostro concittadino che si sente solo ed è in difficoltà». Sul suo impegno per le persone che si battono contro il Green pass, Giuliodori rivela: «Riceviamo una decina di richieste di aiuti al giorno, anche di medici e insegnanti che si sentono vessati da questo obbligo a lavoro. La mia è una battaglia di libertà, non politica. Non sono un no-vax, mia figlia l’ho vaccinata».

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