Osimo, Casa della Salute in periferia. E' polemica: «Vicino a un fosso a rischio esondazione»

Casa della Salute in periferia, è polemica: «Vicino a un fosso a rischio esondazione»
Casa della Salute in periferia, è polemica: «Vicino a un fosso a rischio esondazione»
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 5 Dicembre 2022, 04:00

OSIMO Il sindaco Pugnaloni lancia l’allarme: l’immobile scelto da Asur e Regione come nuova sede di poliambulatorio, centro salute mentale, 118 e Avis è lungo un fosso a rischio esondazione, come raccontano i precedenti dell’alluvione del 2006 e alcuni allagamenti successivi nell’adiacente zona industriale. Intervenendo nel dibattito sul trasferimento dei servizi sanitari nella struttura privata di via Ancona, a San Biagio, che sarà trasformata in Casa della Salute, il sindaco parla di scelta sbagliata.

La sede

«La sede naturale futura - dice - doveva essere un luogo pubblico di proprietà Asur, il Ss.

Benvenuto e Rocco post trasferimento ad Aspio, costo zero per la comunità». Se proprio non c’era modo di attendere un paio di anni «si poteva intanto inserire nel Pnrr la riqualificazione di un altro luogo di proprietà Asur, l’ex dispensario al Foro Boario, ma non c’è stata volontà politica». Per Pugnaloni insomma «si prefigura il danno erariale visto che si pagano fitti milionari a privati quando ci sono luoghi pubblici da riqualificare». Oltre a quello economico, alto motivo di contrarietà è la location: «Il poliambulatorio ora è baricentrico: rispetto a San Biagio un cittadino di Casenuove diventa di serie B». Infine, la questione regimazione idraulica: «I locali prescelti sono adiacenti al fosso Offagna che nel 2006 esondò di brutto, creando danni che ancora devono essere risarciti agli interessati. E la Regione che fa? Ci trasferisce i servizi sanitari mettendoli a rischio». L’auspicio del sindaco dunque è che «il Presidente Acquaroli ascolti le mie riflessioni». Contro il trasferimento a San Biagio si dice anche Rosalia Alocco, portavoce del comitato residenti del centro storico “Io C’entro”: «Il Poliambulatorio – dice - era uno dei presidi rimasti a servizio della città. In centro ci sono ancora molti ambulatori medici e la maggioranza delle farmacie e il poliambulatorio è funzionale anche a questi. Il centro viene di nuovo depauperato. Non so come e con quali politiche si intende riqualificarlo. Certo non con iniziative mordi e fuggi che creano solo disagio e non incentivano la residenzialità». Alocco evidenzia che «il centro storico è servito dai bus navetta, il nuovo poliambulatorio no» e, come il sindaco, chiede: «Non era meglio attendere un po’ per poter usare il Ss. Benvenuto e Rocco per il poliambulatorio? Anche perché l’affitto per 6 anni a San Biagio è spropositato».

Le critiche

Dello stesso avviso Achille Ginnetti, consigliere comunale di Progetto Osimo: «All’interno dell’ospedale sono già disponibili ampi locali che potevano essere utilizzati, ad esempio tutta l’ala dove erano gli uffici amministrativi nel lato di via Talleoni». Le Liste civiche accusano invece il centrosinistra che governa Osimo da 8 anni: «Siamo allibiti dalle lamentele del Pd che schiamazza contro la mancanza di servizi sanitari in centro, accusando addirittura Latini. Proprio loro parlano, che hanno smantellato il Ss. Benvenuto e Rocco. Da anni denunciamo la mancanza di lungimiranza di chi governa ammonendo che saremmo arrivati a questo punto. E ora cadono dal pero. Ci dispiace soprattutto per gli anziani del centro che, anche venissero organizzate navette, non avranno più vicino un servizio lì presente da tantissimo tempo».

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