OSIMO - Continuano le bravate al limite del legale da parte delle baby gang in centro storico. Sabato in tardo pomeriggio cinque ragazzini, tutti minorenni, hanno creato il caos nei bagni pubblici del loggiato comunale, sul lato di via San Francesco. Per abbattere la noia hanno iniziato a sfidarsi a colpi di gavettoni usando i lavandini dei servizi igienici, poi hanno infastidito due ragazzine che erano dentro ad uno dei due bagni. Hanno forzato la porta trovando però la resistenza delle due adolescenti che hanno provato a chiedere al branco di fermarsi, ma senza risultati.
Il panico
Al punto tale che, nel forzarla, la porta del bagno alla fine è rimasta incastrata. Le due ragazze sono così andate nel panico, hanno iniziato a urlare a squarciagola chiedendo aiuto. A soccorrerle il volontario della cooperativa che gestisce i bagni pubblici e gli agenti del commissariato. Insieme hanno dovuto alzare la porta per sganciarla dalle cerniere permettendo alle due ragazzine di uscire fuori. La polizia ha poi chiesto i documenti ai ragazzi per identificarli, ma nessuno dei cinque li aveva con sé. Sarà aperta ora una indagine per capire la precisa dinamica dei fatti, se i ragazzi sono andati oltre alla semplice bravata e se, come temono e segnalato da qualche genitore, hanno anche molestato le ragazzine costringendole a rinchiudersi nel bagno. Il volontario della cooperativa, che per contratto dovrebbe svolgere un sopralluogo solo all’ora di pranzo e di cena e che invece sabato per fortuna era nei paraggi anche nel pomeriggio, potrà rappresentare un’utile testimonianza dei fatti. Intanto già sabato sera è intervenuta una squadra di Osimo Servizi che ha ripristinato la porta del bagno che la polizia ha voluto togliere di forza per liberare le ragazzine.
Non è la prima volta che gruppi di adolescenti alla ricerca del brivido del proibito crea disagi in centro storico.
La richiesta
Anche per questo la lista di opposizione Progetto Osimo Futura ha protocollato una interrogazione consigliare per chiedere in una delle prossime sedute al sindaco Pugnaloni di non limitarsi ad aumentare la videosorveglianza, ma di attivare anche servizi di pattugliamento notturni della polizia locale e aggiornare il Regolamento di polizia urbana. Intanto entro fine anno potrebbero arrivare le prime spycam per le quali il Comune ha preso un mutuo da 100mila euro (34 i nuovi impianti). Approvato il progetto definitivo, si è in attesa dell’ok del Comitato d’ordine e sicurezza pubblica della Prefettura per poi procedete all’ordine.
Giacomo Quattrini
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