Agguato sotto casa per il debito di droga: accoltella un 21enne e gli distrugge l'auto

Agricoltura in crisi tra guerra del grano e spese triplicate: «È un gioco al massacro»
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di Giacomo Quattrini
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Venerdì 10 Giugno 2022, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 08:34

OSIMO - Un agguato in vera regola. Lo ha atteso sotto casa di un parente armato di un grosso coltello da cucina. Appena ha visto che era rimasto da solo, l’ha aggredito, ferito e poi, forse solo per l’intervento provvidenziale di terze persone, non ha inferito oltre, prendendosela con l’auto prima di scappare via. A casa. Dove pochi minuti dopo i carabinieri del Norm di Osimo lo hanno trovato ancora con le tracce di sangue addosso e quindi arrestato. Momenti di panico mercoledì verso le 21,30 al Maxiparcheggio di via Colombo. 

L’agguato

Un macedone di 25 anni, S.A.

le sue iniziali, operaio da oltre 10 anni residente in città, ha accoltellato un 21enne osimano, entrambi già noti alle forze dell’ordine. A quanto pare tra i due c’era un conto in sospeso. Una questione di soldi che il più giovane doveva all’altro. Gli inquirenti ipotizzano un debito legato alla droga che ha spinto il macedone a perdere la testa e compiere l’agguato. Lo ha atteso vicino al distributore pubblico dell’acqua gestito da Astea, vicino al Maxipark. Il 21enne osimano stava riportando a casa un suo amico coetaneo, anche lui macedone, che è risultato poi essere parente dell’aggressore. Il quale evidentemente sapeva che il ragazzo di Osimo si sarebbe fermato lì, che avrebbe costeggiato lungo via Colombo vicino alla fontana dell’acqua con la sua Renault Clio. 


Appena ha visto scendere e allontanarsi il parente, è entrato in azione. Ha prima insultato il 21enne osimano, lo ha fatto uscire dall’auto per affrontarlo a muso duro, poi è iniziata la colluttazione durante la quale è spuntato il coltello, impugnato dal 25enne contro la sua vittima. Un coltello da cucina con lama di 35 centimetri con la quale il macedone ha procurato tagli a braccia e addome dell’osimano. Poi glielo ha avvicinato al collo ma il 21enne è riuscito con la sua mano a fermare la lama, procurandosi una profonda ferita. Le urla hanno catturato l’attenzione di alcuni residenti che sono scesi in strada ma soprattutto dell’amico del 21enne parente del macedone, che stava rientrando a casa. Ha fatto dietrofront e il suo arrivo è stato provvidenziale. Ha intimato il 25enne di fermarsi, ha chiamato i soccorsi e così si è evitato il peggio. Capito che sarebbero arrivati i carabinieri, l’aggressore ha sfogato la sua rabbia sulla Clio della vittima, rompendone finestrini e pneumatici, poi è scappato verso il Tiramisù, salendo però a piedi lungo l’adiacente parco per rintanarsi nella sua casa in zona San Marco, dove abita da solo.

Nel frattempo al Maxiparcheggio sono arrivate le ambulanze della Croce Rossa di Loreto e dell’automedica di Osimo, ma prima di essere trasferito a Torrette, il 21enne osimano ha rivelato ai carabinieri nome e residenza dell’aggressore. In pochi minuti i militari lo hanno raggiunto a casa sua, trovandolo ancora con il coltello e gli indumenti sporchi di sangue. Inevitabile l’arresto. Ieri mattina al Tribunale di Ancona c’è stata la convalida con obbligo di firma per il 25enne macedone fino alla prima udienza del processo, fissata il 14 luglio. Intanto l’osimano è ricoverato a Torrette con prognosi di 30 giorni. Dovrà essere operato alla mano per la profonda lesione.

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