Operazione "Bad boys"
I Casalesi nelle Marche

Operazione "Bad boys" I Casalesi nelle Marche
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 15:37
MONTEMARCIANO - Si sono spinti fino a Montemarciano i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere che hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti di sei indagati (uno già detenuto) affiliati al clan dei Casalesi, fazione "Schiavone" accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, rapina e reati in materia di detenzione e porto di armi comuni da sparo. Il blitz è scattato il 19 febbraio scorso, tra i destinatari del provvedimento di fermo c'era anche Nunzio Bianco, casertano 29 anni, residente a Montemarciano.



L'indagine, condotta denominata “Bad Boys” trae spunto dalla denuncia di un imprenditore che, rompendo il muro di omertà, ha denunciato una richiesta estorsiva. Le estorsioni avvenivano tramite una intensa attività di imposizione ai commercianti sul territorio dell’acquisto di materiale di cancelleria e pubblicitario a prezzi sproporzionati rispetto al valore effettivo della merce, specie in prossimità delle feste natalizie, come da modus operandi già collaudato.



Nel corso dell'attività investigativa, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche, i carabinieri sono riusciti a ricondurre, agli indagati, definendone compiti e ruoli, la responsabilità di cinque estorsioni nei confronti di altrettanti imprenditori ed esercizi commerciali tra cui imprese nel settore caseario, farmacie ed una impresa di pompe funebri per un danno complessivo di circa 10.000 euro. E’ stata, inoltre, certifcata la disponibilità di armi, pistole e fucili, che gli indagati si procuravano ed impiegavano per sottolineare la propria caratura criminale minacciando le vittime. L'autorità giudiziaria ha convalidato gli arresti dei sei fermati.
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