Olivetti e il programma per Senigallia: «Giù le tasse per famiglie e imprese. Misa sicuro, rilanciamo il lungomare»

Il sindaco Massimo Olivetti
Il sindaco Massimo Olivetti
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Martedì 29 Dicembre 2020, 07:20

Il sindaco Massimo Olivetti rinnoverà oggi in consiglio comunale gli impegni presi in campagna elettorale. Impegni diventati obiettivi da perseguire per il bene dell’intera collettività. 


Sindaco, come sarà la Senigallia dei prossimi cinque anni? 
«Senigallia deve tornare ad essere la città delle opportunità, viva e capace di anticipare le migliori tendenze economiche e culturali della Regione e dell’Italia». 

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In che modo? 
«Credendo nei senigalliesi e nella straordinaria voglia di fare che mettono in ciò che fanno e nell’amore che hanno per la città.

Vogliamo renderli protagonisti per costruire insieme una città che crede nel futuro».


Il dialogo in campagna elettorale è sempre stato il punto fermo, resterà il faro che guiderà questa Amministrazione anche nei prossimi anni?
«Certamente. In questo periodo, a causa del Covid, non abbiamo avuto la possibilità di incontrare i cittadini come avremmo voluto ma speriamo di poterlo fare al più presto».


Attraverso i centri civici?
«Anche ma non solo. Come punti di riferimento nel territorio saranno fondamentali per recuperare quel dialogo perso negli anni, soprattutto con le frazioni. Favoriremo anche le sedute itineranti del consiglio comunale». 


Il progetto dei centri civici era della precedente Amministrazione, come mai è stato recuperato? 
«Era rimasto nel cassetto senza dare la possibilità ai cittadini di tornare ad avere un ruolo attivo nel governo della città. L’abbiamo rispolverato perché se c’è qualcosa di buono pensato da chi c’ha preceduto sarebbe da sciocchi cestinarlo, solo perché non lo abbiamo fatto noi. Andremo comunque ad apportare delle migliorie».


Nelle linee programmatiche si parla anche di integrazione, come intende intervenire? 
«A Senigallia i nuovi italiani sfiorano una percentuale rilevante della popolazione e possono rappresentare una risorsa anche importante a livello imprenditoriale, spesso però sono lasciati soli da istituzioni pubbliche che non vogliono o non sanno interagire con loro, salvo coltivare una visione tutta ideologica dell’integrazione. Istituzioni che non sanno distinguere tra chi viene a Senigallia per integrarsi e chi viene per delinquere o comunque imporre i propri modelli incompatibili con una società equa. Senigallia deve saper attrarre energie nuove e consentire a chi già ci vive di esprimere tutto il suo potenziale». 


La riduzione della pressione fiscale è una promessa fatta in campagna elettorale, in che modo verrà attuata?
«Stiamo lavorando per abbassare le tasse comunali sia per le famiglie che per le imprese, attraverso un’attenta analisi dei costi da eliminare. Intendiamo anche ridurre le tariffe dei servizi a domanda individuale come per gli asili nido e per quelli rivolti ad anziani e disabili». 


In merito alla Tari? 
«Doverosa una riduzione e rimodulazione e stiamo valutando la possibilità di una gestione diretta da parte del Comune della riscossione dei tributi comunali, attualmente gestita da una società esterna». 


Tra le priorità c’è la manutenzione del fiume Misa, come verrà garantita? 
«Attraverso un’azione di vigilanza e di sprone nei confronti della Regione affinché venga messo in sicurezza e vengano garantite pulizia e manutenzione periodica». 


In che modo verrà invece difeso l’ospedale? 
«La sanità è un diritto fondamentale, la nostra azione sarà a presidio dell’ospedale per valorizzarlo e incrementarne i servizi. Faremo fronte unico con i cittadini per difenderlo».


Novità per l’edilizia privata?
«Oltre a facilitare l’accesso ai cittadini eliminando, laddove possibile, la burocrazia, andremo a rivedere il piano regolatore in maniera integrale mettendo fine a continue varianti puntuali».


Per il turismo? 
«È il motore della nostra economia. Punteremo molto su quello sportivo e investiremo sul lungomare, non solo per renderlo più bello ma soprattutto dotato di servizi. Faremo inoltre rete con altri enti e comuni».

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