OFFAGNA - Le Marche e Offagna in particolare perdono un imprenditore edile di primo piano, che negli anni è stato protagonista di ristrutturazioni prestigiose. Se ne è andato ieri Paolo Breccia, 79 anni, titolare con il compianto fratello Giorgio dell’omonima impresa edile di Offagna che tra gli anni Settanta e Novanta è stata tra le più rinomate nei restauri commissionati dalla Soprintendenza. Malato di Alzheimer da circa due anni, Paolo se ne è andato ieri mattina all’Inrca dove era ricoverato. L’Edilizia Breccia fu ereditata da Paolo e Giorgio negli anni Settanta dal loro padre Mosé. Tanti i lavori importanti che è stata chiamata a realizzare, specialmente restauri di beni architettonici e di culto.
Dall’Arco di Traiano a quello Clementino e Porta Pia in Ancona, da Santa Maria a Portonovo alle mura del porto turistico del capoluogo, il Duomo di San Ciriaco, e poi alcune chiese a Fabriano, quella di San Giuseppe da Copertino a Osimo, ma anche Palazzo Ducale a Urbino, la Basilica di Loreto e perfino la Torre degli Asinelli a Bologna, tanto era nota la serietà e la competenza dell’Edilizia Breccia, che solo in tono minore si è dedicata negli anni ad investimenti in edilizia privata. L’eredità professionale da anni è passata ai figli di Paolo, ovvero Andrea, Marco ed Ettore, ma della ditta di famiglia si occupa anche il nipote Fulvio, architetto offagnese figlio di Giorgio.
Offagna piange Paolo Breccia, edile
che lavorò su tutti i grandi monumenti
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Giovedì 25 Aprile 2019, 06:13
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