NUMANA - È costato una denuncia ed una notte in caserma il caffè consumato lunedì sera in un bar del centro di Marcelli da una donna accusata della “truffa del resto”. Poco prima, la finta cliente si era presentata al bancone con una banconota da 50 euro ed approfittando del momento di confusione era riuscita a confondere la cassiera, sfilandole il resto per un contante mai incassato.
Un copione che era intenzionata a recitare per la seconda volta, la stessa sera e nello stesso locale, se solo i titolari non l’avessero riconosciuta nonostante il cambio d’abito. Anche l’estate scorsa erano rimasti vittime di un identico raggiro. Così, quando la barista ha condiviso le sue perplessità con il collega, il timore di essere stati nuovamente imbrogliati ha trovato conferma dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere interne al locale.
La sequenza mostrerebbe la donna che ordina il caffè, offre in pagamento la banconota e, dopo un sapiente giro di parole, si allontana con in tasca il resto dei 50 euro, soldi in realtà mai consegnati alla commessa. Un imbroglio di vecchia data che ciclicamente viene rispolverato con qualche piccola variante. In sostanza, il truffatore approfitta della concitazione che spesso, soprattutto nelle ore più caotiche, c’è al bar per pagare un conto irrisorio con un taglio da 50 euro ed una monetina che faciliti il resto. Il denaro viene poggiato sul bancone ma proprio mentre il cassiere si volta per prendere il resto o servire la bevanda, la banconota viene fatta sparire. Quando poco dopo si trova a guardare titubante il bancone, gli viene risposto che le banconote sono già finite nella cassa.
Questa volta però le cose non sono andate secondo i piani della truffatrice.