«Mamma, guarda cosa c’era in acqua». È un residuato bellico, spiaggia chiusa subito

«Mamma, guarda cosa c’era in acqua». È un residuato bellico, spiaggia chiusa subito
«Mamma, guarda cosa c’era in acqua». È un residuato bellico, spiaggia chiusa subito
di Stefano Rispoli
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Venerdì 17 Luglio 2020, 04:50

NUMANA  - Faceva il bagno in riva al mare quando l’occhio le è caduto su un frammento luminescente. Pensava fosse il riverbero di una moneta o di una conchiglia. Poi si è accorta che in realtà era uno strano oggetto metallico, a punta, della grandezza di un pacchetto di sigarette. La bambina l’ha raccolto ed è corsa all’ombrellone, entusiasta della scoperta da mostrare a mamma e papà. Non poteva immaginare che tra le mani reggeva i resti di un ordigno bellico. Sono stati i genitori, una coppia di turisti in vacanza in riviera, a dare l’allarme alle forze dell’ordine, dopo essersi allontanati dal presunto ordigno con comprensibile spavento, tra lo sguardo incuriosito di molti bagnanti.

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In pochi minuti sul posto è giunta una motovedetta della Guardia Costiera per un primo sopralluogo. Ebbene sì: l’aggeggio corroso dal mare e maneggiato dalla bimba si trattava della la spoletta di una bomba risalente, con molta probabilità, all’ultimo conflitto mondiale. Potrebbe contenere dell’esplosivo, per questo sarà necessario l’intervento degli artificieri dell’Esercito che arriveranno stamattina da Bologna per recuperarlo e mettere in sicurezza l’area. Facile immaginare lo stato d’animo della bimba quando ha capito che ciò che aveva pescato non era niente di bello da collezionare. Erano circa le 14. Il ritrovamento è avvenuto nella spiaggia libera tra gli stabilimenti Il Cucale e La Lanterna, al centro di Marcelli.

Subito il personale dell’ufficio marittimo di Numana ha provveduto a contattare la Prefettura che ha disposto, per motivi di sicurezza, l’evacuazione della spiaggia libera. Qui la Guardia Costiera ha provveduto ad isolare l’ogiva, trascinata a riva dalla corrente, e a transennare l’area per un raggio di circa 50 metri. I bagnanti, chiaramente, sono stati fatti allontanare. Il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, ha disposto misure per presidiare l’area in questione con la polizia locale, anche con turni di notte, fino all’arrivo degli artificieri attesi per le 8 di stamattina. E’ proseguita regolarmente l’attività degli chalet che si trovano vicini al punto di ritrovamento del residuato bellico, niente in confronto all’ordigno della seconda guerra mondiale, sganciato dagli alleati durante i bombardamenti del 1943 e rinvenuto nell’ottobre 2018 ad Ancona, nella zona tra gli Archi e la stazione ferroviaria, per la quale il 20 gennaio 2019 si rese necessaria l’evacuazione di circa 12mila persone residenti in quattro quartieri in un raggio di 800 metri. 

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