NUMANA - Marciapiedi dissestati con cordoli rotti ed erbacce ovunque, cumuli di rifiuti nei parchi e lungo i sentieri che conducono alle spiagge. Persino un gatto morto tra i ruderi di una vecchia e pericolosa incompiuta privata dove i ragazzini, in assenza di spazi pubblici loro dedicati, si ritrovano a giocare. E’ una realtà distante dall’immagine patinata dei tanti servizi televisivi che hanno fatto conoscere agli italiani Numana e la Riviera del Conero, quella documentata dalle foto inviate in redazione da una cittadina «affinché vengano accesi i riflettori non soltanto sulle inaugurazioni e gli spettacoli estivi ma anche sulle numerose criticità irrisolte della nostra città».
Una località che in estate passa da 5mila a 100mila abitanti, con i disagi di sempre inevitabilmente amplificati. «Il Comune lavora e spende solo per il turismo.
La protesta
Ancora: «Nulla per via Litoranea: siamo forse l’unica località balneare ad avere ancora un lungomare non pedonale, puzzolente di smog e pericolosamente trafficato dalle auto che vengono fatte parcheggiare a pochi passi dal mare. Persino i commercianti si lamentano: mancano attrattive in grado di calamitare un turismo di differente livello e più elevata capacità di spesa, sensibile alle tematiche dell’ecosostenibilità e al decoro urbano. L’intero paese è abbandonato a se stesso» afferma la residente facente parte del Comitato maggioranza silenziosa.
Anche sui social, si susseguono segnalazioni di cittadini e villeggianti che chiedono più cura del verde e una maggiore attenzione estesa a tutta la città. «Sapete se ci sono dei turni stabiliti per spazzare le strade? Sono qui da una settimana e nella mia non c’è stata traccia di spazzini, in compenso aumentano le foglie, i fiori di oleandro e le cartacce in terra» chiede su Facebook una turista. Il problema dei rifiuti è tra i più ricorrenti. Fazzoletti, involucri di plastica, cicche, pacchetti di sigarette e persino escrementi umani sono stati fotografati ai lati del tracciato che da pizza Nuova porta alla spiaggia. Altri hanno immortalato la distesa di carte, lattine e bottiglie abbandonate nei parchetti dove giocano i bambini. «Come ogni anno, questa strada per il mare è lasciata in questa maniera – scrive il proprietario di una seconda casa accanto ad alcuni scatti di via Modena - il marciapiede tutto rotto con svariate cacche di cane e la vegetazione di una casa che arriva fino a metà. E non è difficile imbattersi in qualche bel topo. Arrivati a luglio sarebbe ora che qualcuno intervenga perché è facile prendere la bandiera blu ma bisogna anche meritarla».