Minaccia di morte la convivente e i suoi genitori, spintona i carabinieri: 42enne arrestato ma subito rimesso in libertà

Minaccia di morte la convivente e i suoi genitori, spintona i carabinieri: 42enne arrestato ma subito rimesso in libertà
Minaccia di morte la convivente e i suoi genitori, spintona i carabinieri: 42enne arrestato ma subito rimesso in libertà
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Agosto 2020, 15:27

NUMANA - Durante la notte a Marcelli di Numana militari della Stazione di Castelfidardo hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino italiano, 42enne residente in altra provincia, resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia, minaccia grave e violenza privata continuate nei confronti della convivente, nonché resistenza a pubblico ufficiale perpetrata nei riguardi dei militari intervenuti sul posto.

LEGGI ANCHE:

Blitz all'Hotel House: preso un 22enne ricercato per spaccio di eroina

Più in particolare, nella tarda serata di ieri perveniva al numero di emergenza “112”, richiesta di intervento presso un’abitazione di Marcelli, ove un uomo minacciava di morte la compagna e i suoi genitori. All’arrivo dei Carabinieri, dopo diversi inviti a riportarlo alla calma, l'uomo, in evidente stato confusionale dovuto all’abuso di alcol, iniziava a spintonarli, poiché intenzionato ad aggredire la donna e congiunti. Risultati vani i tentativi di dissuadere l’aggressore dal suo proposito violento, gli operanti riuscivano ad immobilizzarlo e condurlo presso la caserma di Castelfidardo.

Nell’immediatezza delle indagini, emergevano reiterate analoghe condotte di maltrattamenti e vessazioni poste in essere dal 42enne negli ultimi mesi, culminate nel tentativo di percuotere la compagna ed i suoi congiunti. L'uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto per i reati sopra menzionati. Nella mattinata odierna, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato il provvedimento precautelare, con immediata scarcerazione, disponendo nei confronti dell’indagato la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, abitazioni e luoghi di lavoro della donna e dei genitori.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA