No vax ucciso dal Covid a 52 anni. A Torrette nuovo rischio sospensioni del personale dopo una nota del ministero

Il pronto soccorso dell'ospedale di Torrette
Il pronto soccorso dell'ospedale di Torrette
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 10:33

ANCONA - La falla generata dall’assenza di personale potrebbe allargarsi ancora. Il ministero della Salute, rispondendo a un quesito sull’inquadramento giuridico dei professionisti, posto dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, lascia gli Ospedali Riuniti col fiato sospeso. In una nota, diramata lo scorso 14 febbraio, puntualizza: «I sanitari non in regola con le vaccinazioni, ma che risultano guariti dal Covid, devono essere ugualmente sospesi dall’attività lavorativa fino a che non si metteranno in regola con la legge che ne prevede l’obbligo». 

 
La contabilità
Un dettaglio che potrebbe alterare il sottile equilibrio di una contabilità che stava appena uscendo dalle secche della pandemia. Ai 47, tra camici bianchi e amministrativi, tenuti lontani dalle trincee sanitarie per mancato rispetto della profilassi e ai 90 fuori servizio perché positivi al Coronavirus potrebbero sommarsi altre assenze forzate. Inevitabile l’effetto moltiplicatore. Un fattore di rischio che viene accentuato anche dalle conseguenze del decreto legge 172 del 15 dicembre, sui contraccolpi della non immunizzazione del personale ospedaliero non iscritto agli ordini professionali.

Da indicazioni dedotte dalla piattaforma telematica dell’Inps per 127 di loro era scattato il cartellino rosso. Ovvero: erano soggetti a rischio. Una sentenza che ne ha risparmiati 87, risultati, per motivi vari, giustificati. Cinque gli esenti. Per 16 è ancora aperta l’istruttoria. Diciannove, fino a ieri, erano i sospesi, una cifra che è il sottoinsieme di quella complessiva dei 47. 


La vittima
Avanti, piano. Il ritorno alla normalità è ancora un orizzonte lontano. Nelle corsie degli Ospedali Riuniti la pandemia continua ad assestare i suoi colpi. Spesso fatali. In un letto di Torrette è morto un uomo di 52 anni di Potenza Picena: ha perso il confronto con il Covid nonostante non fosse affetto da altre malattie. Era un no vax convinto. Al Salesi un neonato, venuto alla luce positivo, è sotto stretta osservazione in terapia intensiva neonatale: una scelta più precauzionale che dettata dall’intensità del pericolo. In rianimazione pediatrica è ricoverato un bambino di 6 anni con una complicanza multi-organo da Covid e seri problemi cardiaci. 


Il dato 
La narrazione ha sempre i toni dell’emergenza. Tra via Conca e il materno-infantile, delle 102 postazioni convertite alla cura del virus ne sono occupate 76. Tradotto in dato percentuale corrisponde a un sostenuto 75%. Il progredire, lento.

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