«Nei 4 ospedali mancano 60 addetti
e il piano assunzioni è senza fondi»

«Nei 4 ospedali mancano 60 addetti e il piano assunzioni è senza fondi»
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Martedì 24 Settembre 2019, 06:55
FABRIANO - Oggi, i sindaci dell’anconetano si confrontano sul futuro della sanità. In agenda hanno a Fabriano l’assemblea dell’Area Vasta 2 (Av 2) dove il presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli e quello della commissione sanità, Fabrizio Volpini, illustreranno il nuovo piano socio-sanitario. Si parlerà di scelte generali, di distretti, di prevenzione, insomma della sanità 2020 tralasciando i problemi della sanità di oggi, da gestire giorno per giorno. «Ma solo se i sindaci non fanno le domande opportune – fanno notare alla Rsu Av 2 –. Perché anche se l’odg è concentrato sul nuovo piano, l’assemblea rimane il luogo ideale per chiedere chiarimenti sui problemi che affliggono adesso l’anconetano, informare gli altri sindaci delle proprie difficoltà ed ottenere risposte precise su come, da ottobre in poi, verranno erogati i servizi previsti dal vecchio piano sanitario. Vale a dire quelli che devono essere forniti nei tre ospedali per acuti di Senigallia, Jesi e Fabriano e negli ospedali di comunità».

 

Nel mirino, il grave problema del taglio di ben 100 posti letto e dei relativi servizi, situazione a regime da giugno studiata per consentire al personale di usufruire del piano ferie estivo ed in vigore fino al 30 settembre. Un taglio al centro di un’interrogazione del 17 settembre firmata dal consigliere Enzo Giancarli e da Fabrizio Volpini che affermano che «se rispetto a giugno mancano ben 45 persone nei tre ospedali per acuti a cui si aggiunge Cingoli, tra infermieri e operatori socio-sanitari, dati alla mano, ad ottobre diventeranno almeno 60. Personale che, se non viene assunto entro breve tempo, provocherà gravi conseguenze sulla programmazione degli interventi chirurgici e la sicurezza dell’assistenza». 

Assunzioni in realtà avviate ma che per i sindacati saranno bloccate dalla mancanza di fondi. «Il direttore stesso dell’Av 2, Giovanni Guidi, in un incontro recente – sostengono i sindacalisti – ha confermato che a dispetto di tutti i bandi, non ci sono soldi e la giunta non vuole aumentare il budget dell’anconetano ed adeguarlo a tutti i servizi che l’Av 2 deve erogare». Mancano 4.6 milioni di euro. «Anche se – aggiungono – qualcosa è cambiato. Venerdì 20 settembre, è stata stilata un’ipotesi di accordo economico che prevede di distribuire nella busta paga di novembre a tutti i dipendenti dell’Av 2 i premi di produttività». Si tratta del saldo del premio 2017 e il premio per l’anno 2018. Oltre 2.876.000 euro se ci sarà l’avallo dei revisori dei conti dell’Asur e del nucleo di valutazione. 

«Soldi che daranno sollievo alle famiglie - dicono i sindacati della Rsu - ma più di tutto sono un riconoscimento della dignità dei lavoratori della sanità che, finora, con molti sacrifici, hanno garantito i servizi compensando la carenza di personale, spostati da un reparto all’altro e con il contratto sempre sotto attacco come si vede nel non riconoscimento come straordinario del lavoro svolto in un giorno festivo infrasettimanale».
Insomma, forse oggi i sindaci riusciranno a parlare di criticità e di come si intendono garantire i servizi previsti dal vecchio piano sanitario, per esempio nel «fondamentale servizio di diabetologia a rischio a Fabriano o assicurando nell’ambulanza sempre un medico a bordo ad Arcevia o dando personale ai pronto soccorso». 
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