Riceve l’ultimo sms dalla fidanzata
poi un’auto lo travolge sulla Statale

Riceve l’ultimo sms dalla fidanzata poi un’auto lo travolge sulla Statale
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Domenica 11 Marzo 2018, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 18:30
MONTEMARCIANO - Collaboratore di giustizia investito e ucciso sulla Statale di Marina di Montemarciano. Trascinato per diversi metri da un automobilista che, a causa della scarsa illuminazione, non lo avrebbe visto. La tragedia si è consumata alle 2.21 di ieri notte. Alle 2.20 la fidanzata, con cui aveva appena litigato, gli aveva mandato un messaggio. Un minuto più tardi lo ha letto poi non si è più collegato. La vittima è Alessio T., 45enne originario di Potenza trasferitosi ad Ancona sotto protezione. 

Venerdì sera era andato insieme alla fidanzata e ad alcuni amici al Cafè del Mar di Marina. Ci andava spesso perché gli piaceva cantare al karaoke. Era arrivato in scooter da Ancona e lo aveva parcheggiato fuori dal locale sul lungomare. Aveva proseguito la serata al Podere sulla Statale, che aveva raggiunto con la macchina della fidanzata. Avevano ballato poi litigato. Nulla di grave ma lui se n’era andato. Si era incamminato lungo la Statale, in un tratto buio. Voleva raggiungere il sottopasso del Bertoldo, per andare a riprendere lo scooter e tornarsene a casa. Non c’è mai arrivato.

Mentre camminava una Seat Leon, condotta da un 54enne residente ad Ostra, M.M. del 1963 che non ha ancora compiuto 55 anni, lo ha travolto, trascinandolo per diversi metri. Da accertare se la vittima stesse camminando o attraversando. Alla polizia stradale di Senigallia, intervenuta per i rilievi, l’automobilista ha riferito di non averlo visto. Non ha fatto in tempo a frenare. Sul posto si è subito recato anche il comandante Paolo Molinelli. La fidanzata, vedendolo allontanarsi, gli ha mandato un messaggio alle 2.20. Lui lo ha letto alle 2.21 ma non ha fatto in tempo a rispondere. Alle 2.20 lo ha chiamato ma il telefono non era più raggiungibile. La tragedia si era ormai consumata. È morto sul colpo. Quando i sanitari sono arrivati non c’era più nulla da fare. Non è stato facile per la polizia stradale risalire alla sua identità. Ad Ancona aveva un nome fittizio. Viveva solo mentre i familiari risiedono a Potenza. La salma è stata portata nell’obitorio dell’ospedale di Torrette sotto sequestro. 
Gli accertamenti

Il pm Daniele Paci si è riservato di disporre accertamenti, probabilmente l’autopsia. Sono attesi i familiari per il riconoscimento. Qualcosa non torna per gli amici. «Vogliamo sapere perché sia stato trascinato per quasi 300 metri dall’auto – commentano sconvolti dal dolore – perché la macchina non si è fermata subito». Gli accertamenti sono in corso da parte della polizia stradale. Il 54enne, che procedeva in direzione Ancona, è stato denunciato per omicidio stradale. La macchina è stata sequestrata. Il 45enne lucano era testimone in un processo antimafia e ad Ancona aveva trovato la serenità e tanti amici.
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