MONTEMARCIANO - Denunciata una giovane russa dal compagno per sottrazione di minore. La donna è partita all’improvviso con la bimba di un anno e mezzo circa avuta da un imprenditore residente a Montemarciano. Il fatto è accaduto la sera del 30 luglio ma lui ha atteso parecchi giorni prima di sporgere denuncia presso la caserma dei carabinieri, sperando di poter recuperare il rapporto che appare invece insanabile.
Nonostante i ripetuti tentativi infatti lei non vuole saperne e, stando a quanto riferito dall’uomo ai militari, la compagna avrebbe portato via la figlia solo per fargli un dispetto. I due si sono conosciuti in un locale notturno che ha l’imprenditore. Alcuni anni fa ne aveva uno anche a Senigallia. Iniziata la relazione è poi arrivata la bambina e la donna, che lavorava nel locale ha dovuto rinunciare optando per una vita più domestica che però le andava stretta.
Già nei mesi scorsi era sparita, lasciando la piccola da sola in casa, ma dopo alcuni giorni era tornata, stando a quanto riferito dall’uomo ai carabinieri. Questo il motivo per cui non ha sporto subito denuncia. Sperava che sarebbe tornata come già era accaduto anche se in questa circostanza si è portata via la piccola. Ieri lui è riuscito a vederla in videochiamata dopo aver contattato la suocera. La bimba sta bene e dopo quasi un mese ha potuto vederla. La compagna, che rifiuta ogni contatto, è ripartita ma nemmeno lui sa di preciso dove sia.
«Il dolore è tantissimo – racconta l’imprenditore - da giorni sono sotto choc e non dormo, oltre a muovermi per vie legali ordinarie, voglio anche provare a partire a settembre per raggiungere mia figlia in Russia, per fare ciò avrò necessità di sostenere delle spese economiche consistenti per il biglietto e il soggiorno. Voglio fare un tentativo perché il dolore è tantissimo. Mia figlia mi manca da morire». Il locale che ha a Pesaro è stato riaperto da poco tempo e con le chiusure del Covid non ha molti risparmi da parte. In tanti si sono già attivati per fargli avere un sostegno economico per partire. «Vorrei che tornasse – conclude –, l’accoglierei di nuovo in casa facendole fare quello che vuole. Basta che mi riporti mia figlia».
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