Andreea Rabciuc scomparsa da più di un anno: indagine prorogata, tracce biologiche ai raggi X

Andreea Rabciuc scomparsa da più di un anno: indagine prorogata, tracce biologiche ai raggi X
Andreea Rabciuc scomparsa da più di un anno: indagine prorogata, tracce biologiche ai raggi X
di Talita Frezzi
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 12:23

MONTECAROTTO - Andranno avanti fino a ottobre le indagini sulla scomparsa di Andreea Rabciuc, la 28enne rumena di cui si sono perse le tracce il 12 marzo dello scorso anno dopo una burrascosa festa in una roulotte sulla Montecarottese. Il gip lunedì ha stabilito la seconda proroga allungando così a 18 mesi le indagini preliminari.

E se nei giorni scorsi il pm Irene Bilotta – titolare dell’inchiesta sulla scomparsa - si era recata nei campi di Maiolati Spontini in uso al padre di Simone Gresti (all’epoca fidanzato di Andreea e unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti) e sulla Montecarottese per dare riscontro alle dichiarazioni rese a sommarie informazioni testimoniali da Aurora, l’amica della 28enne, oggi in Procura vi sarà un altro momento importante per questa lunga e difficile indagine.

Verrà conferito l’incarico a un perito di eseguire un accertamento irripetibile sulle tracce biologiche repertate. Accertamento che potrebbe interessare presumibilmente le tracce ematiche rinvenute sul sedile dell’Audi di Simone Gresti – che è ancora sotto sequestro – o altre tracce biologiche rinvenute su degli indumenti appartenenti allo stesso Gresti, tra cui un giubbotto, sequestrati dai carabinieri. Ma su questi abiti era già stata depositata nei mesi scorsi una perizia chiesta dalla procura.

L'accertamento con la difesa dell'indagato

All’accertamento irripetibile potrà prendere parte anche la difesa dell’indagato che, con ogni probabilità, potrebbe nominare un suo perito. Nei prossimi giorni riprenderanno anche le ricerche da parte del pm insieme ai carabinieri, all’Associazione nazionale vigili del fuoco volontari e al cane molecolare Bayla, femmina di pastore tedesco del Nucleo carabinieri cinofili di Bologna unico esemplare in Italia a riuscire con il suo fiuto a riconoscere l’odore di una specifica persona anche dopo molti giorni dal suo passaggio. In questo fitto giallo, si sono fatti strada due testimoni di cui gli inquirenti stanno vagliando l’attendibilità delle dichiarazioni: un muratore jesino che avrebbe scritto sui social di aver visto Andreea quella mattina verso le 6,50 (senza però chiamare il 112) e una donna di Amelia, Terni, che giura di averla riconosciuta in una zona dove insistono sia comunità terapeutiche per tossicodipendenti sia delle “comuni” dove molti giovani scelgono di vivere in autogestione. 

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