Intascava i canoni dei loculi del cimitero: amministratore di un'impresa edile condannato a 3 anni

Il cimitero di Monte San Vito
Il cimitero di Monte San Vito
2 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Settembre 2022, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 08:45

MONTE SAN VITO - Due anni e 11 mesi di reclusione per peculato. È la condanna stabilita dal collegio penale nei confronti del legale rappresentante dell’impresa edile vincitrice nel 2014 dell’appalto in project financing legato alla costruzione e alla concessione di alcuni loculi del cimitero cittadino di Monte San Vito. Stando alla contestazione del pm Daniele Paci, la ditta - con sede proprio a Monte San Vito - si sarebbe intascata i soldi relativi al canone di gestione dei loculi cimiteriali invece di riversarli nelle casse comunali per un importo complessivo di circa 66.570 euro, corrispondente a poco più di 300 nicchie.

Il Comune ha seguito il processo con l’avvocato Andrea Rossolini, ma non si è costituto parte civile, dato che è anche in corso un procedimento civile connesso alla risoluzione contrattuale e alla mancata monetizzazione – sostiene l’azienda – di una tranche di lavori eseguiti e mai pagati dal Comune.

Stando a quanto emerso, l’appalto prevedeva la costruzione delle nicchie e la loro gestione. In sostanza, la ditta avrebbe dovuto fare da tramite tra i cittadini e l’amministrazione, occupandosi della riscossione del canone pagato per la concessione delle nicchie cimiteriali di uno stesso colombario.

Per la procura, 66.570 euro, presenti nel conto corrente aperto appositamente per la questione monetaria dei loculi, non sarebbero mai arrivati nelle casse comunali, rimanendo quindi nelle mani dell’azienda che aveva vinto l’appalto. I loculi sono tuttora utilizzabili. All’appello mancherebbero solo quelli della parte sotterranea del colombario, ancora in attesa di collaudo. L’imprenditore, per cui la procura aveva chiesto quattro anni di condanna, era difeso dall’avvocato Marco Fioretti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA