Due squadre, un solo campo: Pianello Vallesina e Monte Roberto finiscono in tribunale

Due squadre e un solo stadio: Pianello Vallesina e Monte Roberto finiscono in tribunale
Due squadre e un solo stadio: Pianello Vallesina e Monte Roberto finiscono in tribunale
di Stefano Rispoli
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Giovedì 22 Settembre 2022, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 08:18

MONTE ROBERTO - C’è un paese nel pallone: Monte Roberto, 3mila abitanti e due squadre di calcio, troppe per una comunità che ha un solo campo sportivo. Finché giocava soltanto il Pianello Vallesina, l’assegnazione era scontata. Ma da quando, nel luglio scorso, è nato un nuovo club - il Monte Roberto, maglia biancoblù e una partnership con il Moie per il settore giovanile - è scoppiata la contesa. 

L’arbitro 

Prima ancora che in campo - il torneo di Terza Categoria comincerà l’8 ottobre - il derby, incandescente, va in onda in scena in tribunale.

Si gioca a colpi di carte bollate, dove l’arbitro non ha un fischietto, ma indossa la toga. Pomo della discordia è la determina con cui, lo scorso 29 agosto, il Comune ha affidato per 3 anni la gestione del “Carletti” alla neonata Asd Monte Roberto Calcio, all’esito del bando scaduto il 25 luglio al quale ha partecipato anche il Pianello, presentando però un’offerta economica peggiore a fronte di un punteggio tecnico più elevato. Insomma, a fare la differenza è stata la proposta sul canone: il Monte Roberto avrebbe offerto 6mila euro rispetto ai 13mila che il Comune era disposto ad accollarsi, spiazzando la concorrenza. Ma il Pianello non ci sta: è una vita che gioca al “Carletti”, così ha fatto ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento del bando. «Quello che si contesta è il calcolo dei punteggi sull’assegnazione del campo - spiega l’avvocato Marco Polita, che difende gli interessi del Pianello -. Il club che assisto ritiene che si debbano rifare i conti rispetto ai criteri previsti dal bando». D’altro canto, l’ambizioso Monte Roberto non è minimamente intenzionato a mollare l’osso. «Abbiamo partecipato ad una gara che abbiamo vinto regolarmente: qual è il problema?» domanda il presidente Marco Marchegiani che ha affidato la panchina a un veterano come Claudio Catalano, suo parente nonché ex allenatore del Pianello. Un derby nel derby, per lui. «Il motivo del ricorso? Non lo so, si stanno arrampicando sugli specchi - dice il patron del club in fasce -. Che succederà in futuro? Non ho idea, qui c’è da aspettarsi di tutto. Ma ad oggi, siamo noi i gestori del campo». 


L’accordo


E infatti, il Pianello sta svolgendo la preparazione pre-campionato al campo di Santa Maria a Jesi (messo a disposizione dalla Jesina), mentre il Monte Roberto si allena al “Carletti”. Possibile che non si riesca a trovare un accordo? «Ci siamo proposti di creare un’unica società, ma quelli del Pianello non hanno voluto: ora starà a loro decidere se vorranno condividere il nostro campo, alternandoci con noi per le partite interne, altrimenti ne cercheranno un altro», aggiunge Marchegiani. Il 12 ottobre il Tar deciderà se sospendere o meno l’assegnazione del campo, in attesa di ricevere una relazione dal Comune, che non si è costituito in giudizio. Ma allora il campionato sarà già cominciato. E il derby di Monte Roberto è destinato a finire ai supplementari. 

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